Il Sole 24 Ore 16/3/2015, 16 marzo 2015
LETTERE
Mi sono rivolto al giudice di pace di Milano per fare ricorso contro una multa notificata dai vigili con sei mesi di ritardo. Siamo nel 2015 e il Governo punta a promuovere la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Bene, allora è giusto sapere che gli uffici del giudice di pace pretendono ben cinque copie cartacee del ricorso e di tutti gli allegati. In più, “sconsigliano” di pagare il contributo unificato con il modello F23, ma “preferiscono” la marca da bollo. E se non si risiede a Milano, bisogna fare “elezione di domicilio” nel territorio comunale. Chi ha un amico può indicare il suo indirizzo, gli altri devono rivolgersi a un avvocato, e pazienza se per questo tipo di ricorsi il cittadino può stare in giudizio senza legale. Ma dove è finita la Pec?
O. C.