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 2015  marzo 12 Giovedì calendario

VAROUFAKIS VUOLE ASSUMERE STUDENTI E CASALINGHE CHE, CON APPARECCHI AUDIO-VIDEO, SCOPRANO I NEGOZIANTI CHE NON EMETTONO GLI SCONTRINI

Si torna a parlare della Grecia, e a parlarne con disprezzo. Non perché la Grecia meriti disprezzo, ci mancherebbe. Ma perché risultano ogni giorno più allocche e scellerate le manovre dei leader di Syriza, tanto da far saltare il prestito-ponte sul quale Alexis Tsipras faceva e forse continua a fare conto per prolungare la vita d’un esecutivo appena nato e già mezzo morto. Cavallo di battaglia del bel ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, che per un paio di settimane dopo le elezioni, apparendo in tutte le capitali europee in abiti da discoteca, ha ostentato il suo arbitrario sorrisetto di superiorità mentre marciava tra due ali di telecamere schierate, prendiamo per cominciare la lotta all’evasione, che il sito Noise From Amerika descrive così:
«La proposta è tragicomica. Il governo propone testualmente di assumere, in via temporanea, studenti, casalinghe e anche turisti che, muniti di strumenti per la registrazione audio e video, passeggeranno in giro per la città registrando le violazioni nell’emissione di scontrini e ricevute di pagamento Iva.
Questo, sempre testualmente, dovrebbe portare, in un paese dove «l’evasione fiscale è radicata profondamente», a «un cambiamento molto rapido dei comportamenti, diffondendo un senso di giustizia nella società, generando una nuova cultura di rispetto delle norme fiscali – soprattutto se accompagnato da un’appropriata comunicazione del semplice messaggio che è arrivato il tempo in cui tutti devono contribuire al finanziamento dei beni e servizi pubblici».
Da notare che quella citata non è una delle tante proposte fatte dal governo per far fronte alla piaga dell’evasione in Grecia. È l’unica proposta».
Ma c’è di più e di meglio, sempre secondo Noise From Amerika, dell’idea di reclutare i turisti per dare la caccia ai ristoratori e ai baristi felloni: la riforma Syriza style dell’amministrazione pubblica. «La proposta del governo è la seguente: «introdurre una legislazione che impedisca all’amministrazione pubblica di richiedere ai cittadini documenti che certifichino informazioni che lo stato già possiede». Ma il problema in Grecia è, scrive Noise From Amerika, che i documenti dell’amministrazione pubblica non sono ancora digitalizzati e gli uffici non sono ancora collegati via internet.
Agli occhi di qualsiasi homo sapiens tale situazione rappresenterebbe un muro invalicabile per la proposta del governo. Agli occhi di qualsiasi homo sapiens prima bisogna digitalizzare la pubblica amministrazione, e solo poi, eventualmente, pensare a misure più ambiziose quali quelle proposte dal governo.
Tsipras e Varoufakis non sono però come tutti noi, sono più di noi, sono dei visionari che scorgono opportunità dove gli altri vedono ostacoli. Recita la lettera del governo: «L’argomento usuale contro tali proposte legislative sarebbe che prima bisogna digitalizzare l’amministrazione. Il governo greco non concorda su questo, anzi crede che l’opposto sia vero. Se i dipendenti pubblici non vengono obbligati a raccogliere i documenti per conto dei cittadini e delle imprese, si opporranno all’introduzione di servizi basati sulla rete. Ma se i dipendenti pubblici sono obbligati a raccogliere i documenti per conto di cittadini e imprese, saranno loro a domandare ai propri superiori l’introduzione di servizi di It!» Il governo indica esplicitamente che i dipendenti pubblici sono completamente fuori dal suo controllo. Non vi è nemmeno modo di obbligarli a usare un Pc. I dipendenti pubblici, illicenziabili come sono, possono bloccare qualsiasi innovazione a favore dei cittadini per il solo fatto che le innovazioni richiedono loro di sbattersi (bother) ad imparare ad usare Excel».
Sbaglierò, ma è come se Tsipras e i suoi adelphoi di governo non avessero abolito la cravatta, come insinuano i maligni, per rendersi interessanti agli occhi delle turiste ma per il timore, come insinuano i più maligni ancora, d’ispirare idee pericolose ai ministri finanziari dell’intera Unione europea, che potrebbero essere tentati di stringere il nodo della cravatta dei leader greci, se ne portassero una, fino a farli strillare come tacchini a Natale.
Diego Gabutti, ItaliaOggi 12/3/2015