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 2015  marzo 12 Giovedì calendario

IL SINDACO MARINO: «LE REGOLE SONO LA NOSTRA UNICA DIFESA»

Caro direttore,
leggo sulla Stampa un articolo di Mattia Feltri sui costi e sulle procedure sostenute da alcuni suoi amici per fare un trasloco nella zona a traffico limitato di Roma. Comprendo lo spirito dell’articolo, che credo sia stato scritto pensando di segnalare alcune incongruità, farraginosità delle pratiche burocratiche. Vorrei prima di tutto spiegare cosa sta facendo la mia amministrazione anche per questo problema (non certo tra i maggiori di una città complessa e grande come Roma) e sollevare qualche obiezione più di principio.
Partiamo dai fatti: ho l’impressione che il caso illustrato sia un po’ di scuola. Infatti, chi vuole fare un trasloco si può rivolgere alle ditte specializzate che queste pratiche le fanno quotidianamente e sanno come pagare in un unico bollettino postale o versamento bancario la somma di 102 euro (che è la somma di numerose componenti). Se, invece, si decide per un trasloco fai da te, affittando un pulmino, si deve soltanto segnalare la targa del mezzo (operazione che si può fare tranquillamente on line) e pagare la stessa cifra di 102 euro, senza altre incombenze burocratiche.
Troppa burocrazia? Forse, ma si tratta di norme che servono a garantire che le attività lavorative siano svolte da aziende che rispettano le leggi nazionali e che garantiscano l’utente del servizio. Oltre ad esser mosse da un preciso obiettivo: limitare l’ingresso in centro dei veicoli inquinanti e non in regola.
Troppi costi? Qui l’articolo, ha ragione almeno in parte. Ma teniamo conto che alcuni di questi (come i bolli) sono statali e quindi non possono essere modificati da un sindaco, sia esso di Torino o di Roma ma solo dal Parlamento. A Roma abbiamo già ridotto di 63 euro il costo degli oneri concessori e col bilancio (approvato dalla giunta il 30 dicembre 2014 ora in discussione in assemblea) diminuiamo anche i costi dei diritti di istruttoria. Così il costo totale scende da 102 euro a 63. Fatto importante perché altrimenti il vantaggio di pagare la multa di 90 euro sarebbe un rischio reale e davvero diseducativo.
E qui veniamo al secondo tema: mi pare che, insieme a uno spirito positivo di critica alla burocrazia inutilmente eccessiva, nell’articolo di Feltri (come in altri a dire il vero) vi sia anche un senso di insofferenza davanti alle regole, quando non di vera e propria furbizia per aggirarle. Ora, è vero che siamo in un paese in cui un premier (per la cronaca Silvio Berlusconi) diceva che, in alcuni casi, non pagare le tasse è legittima difesa e in cui un ministro dei Lavori pubblici (sempre per la cronaca Pietro Lunardi) parlava della necessità di convivere con la mafia.
Ma resto dell’opinione che, suggerire anche indirettamente che sia più conveniente contravvenire alle regole, perché complicate non è un buon consiglio da dare ai cittadini. So che non era questa l’intenzione ma ogni ammiccamento a posizioni simili finisce per indebolire quello spirito civico di cui lei e il suo giornale (compreso ovviamente Mattia Feltri) siete dei fieri sostenitori. Certo, regole meno pedanti e più facili da rispettare, ma sempre regole che sono l’unica vera difesa dei cittadini, specie di quelli più deboli.
Se poi invece si vogliono dare dei consigli a chi fa i traslochi nella Ztl basterebbe fargli osservare che dalle 18 in poi in centro i veicoli (quelli ecologicamente in regola s’intende) possono entrare come anche in specifici orari del sabato e della domenica.
Ignazio Marino

Caro sindaco,
grazie della lettera e delle precisazioni che impongono un paio di brevi repliche. Prima, la quantità di scartoffie da presentare ci è stata elencata allo 06.06.06 (lo sportello telefonico del Comune) e l’abbiamo verificata sul sito istituzionale della mobilità di Roma: la distinzione fra ditta specializzata e «trasloco fai da te» non ci è mai stata illustrata. Seconda, non siamo di fronte a un caso di insofferenza alle regole, ma all’esatto opposto: qui c’è un cittadino che ha fatto di tutto per rispettarle e sono state le regole a non rispettare lui. Come si rispetta una regola ingarbugliatissima che costa più (102 euro) della sua violazione (94 euro di multa che scendono a poco più di 70 se si paga entro dieci giorni?). Non si trattava, caro sindaco, di liberarsi a buon mercato di norme complicate, e tantomeno di furbizia, ma semplicemente di non farsi prendere per il naso. Auguri per il suo lavoro.
[m. f.]