varie, 12 marzo 2015
SCONFITTA
«Sto leggendo l’autobiografia di Agassi, c’è una frase che sto ripetendo a me stesso come un mantra: “Per quanto possa essere bella una vittoria, non ti brucia e non ti rimane dentro come una sconfitta”» (Luca Morisi, centro e mediano di apertura della nazionale di rugby).
FRAGILE «Dopo un trauma cranico ci sta che un pilota ci metta un po’ a tornare ai livelli di prima. Piquet, quando picchiò al Tamburello di Imola (1987), faticò per qualche tempo. C’è poi l’aspetto psicologico: se Fernando dovesse riprendere senza brillare, si comincerebbe a dire che non va più e lui potrebbe soffrirne, la mente dei piloti è fragile» (l’ex d.s. della Ferrari Cesare Fiorio).
DOLORI «Ho dovuto convivere con gli infortuni, cercando di giocare anche quando mi sentivo a pezzi. Per due mesi ho sofferto atroci dolori alla schiena ma mi sono fermato solo quando non se ne poteva fare a meno. Dal punto di vista statistico ho i numeri migliori in carriera ma io quelli non li guardo. In alcune gare so di aver avuto un atteggiamento sbagliato, di non aver prodotto quanto potevo, di poter fare molto di più» (Alessandro Gentile).
SEMPLICE «Io finite le gare vado a casa, non frequento nemmeno tante feste o party. Mi piace stare sul divano, cenare davanti alla tv, roba semplice. Amo le auto da strada, sto sempre ad aspettare la prossima che uscirà, ma non mi sembra strano, sono un pilota...» (Lewis Hamilton).
DORMIRE «I cinesi si addormentano dappertutto. Loro dicono: chiudi gli occhi e riposa la mente. I miei compagni dormivano a tavola mentre io mangiavo. Li odiavo» (Alessandro Diamanti ricordando la sua esperienza in Cina al Guangzhou).
RISPETTO «Noi ciclisti siamo disponibili per i controlli anti-doping dalle 5 alle 23. Credo ci voglia anche rispetto della persona e dei lavoratori, che ci venga garantito un periodo di riposo. Poi, con rispetto, chiedete a un calciatore che cosa penserebbe se gli bussassero alla porta alle 3 del mattino e magari alla vigilia di una partita importante» (Adriano Malori, vincitore della prima tappa della Tirreno Adriatica).
FINALE «Quando vengo inserito nel finale sfrutto al meglio le mie caratteristiche, di fronte ad avversari che sono più stanchi. Chiaro che mi piacerebbe avere spazio da titolare, ma intanto incido così e va bene a me e al Verona» (Nico Lopez).