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 2015  marzo 10 Martedì calendario

PERISCOPIO

Non sforzarti di capire ciò che dico, dico cose troppo intelligenti per te, miserabile. Renato Brunetta, capogruppo Fi alla Camera. Agenzie.

Quelli di Casa Pound negano di essere un’organizzazione fascista. Eppure li hanno visti in giro con Salvini. Edelman. Il Fatto.

Renzi ha invitato gli italiani a stare tranquilli. Facile a dirsi, ma quando c’è di mezzo l’Isis è un attimo perdere la testa... Dario Vergassola. il venerdì.

«Non mi piace essere chiamata avvocata o presidentessa. Al limite, meglio la presidente». Debora Serracchiani, vicesegretario (o vicesegretaria) Pd, non condivide la battaglia lessicale del (la) presidente della Camera Laura Boldrini. Corsera.

Governare non è inutile, è dannoso. Per fortuna questo lo si è capito e le nuove cartelle della tombola che sono state distribuite non prevedono più i numeri, dal momento che il gioco non prevede più vincite. Massimo Bucchi, scrittore satirico. il venerdì.

Non siamo in grado di fornire abbastanza armi per una vittoria ucraina contro la Russia, non è il nostro obiettivo, ma dobbiamo tentare di alzare il prezzo per Putin sul campo di battaglia per dare tempo alle sanzioni e altre misure di ottenere il loro effetto. Philip Breedlove, capo della Nato. NYT.

La squadra del Parma in due mesi ha cambiato sei presidenti e tre proprietari, ha un debito cresciuto del 1.200 per cento in sette anni, la Procura ne ha chiesto il fallimento. All’origine della triste farsa del Parma c’è Tommaso Ghirardi: dal liquidatore della Parmalat aveva ricevuto una società libera dai debiti e ne ha fatto carne da macello. Dell’imprenditore bresciano si diceva che «ha la faccia sorridente di uno che non ha mai fatto cattivi pensieri», ma non sempre la fisiognomica c’azzecca. Ora è indagato per bancarotta fraudolenta, ha lasciato un buco di 200 milioni di euro, ha finto di regalare alla squadra il centro sportivo di Collecchio. Aldo Grasso. Corsera.

Le prime parole del primo numero di Quaderni piacentini dicevano: «Limitare il disonore». Volevano dire prendere atto di una sconfitta storica e inappellabile, senza passare dall’altra parte. Le scelte di mio fratello Marco, il regista, nascono da un’onestà assoluta e da una coerenza che mi piace. Anche in questo caso si tenta di limitare il disonore. Cioè guardarsi dal diventar delle puttane. Perché, di queste, ce ne è in giro una quantità industriale. Piergiorgio Bellocchio, fondatore di Quaderni piacentini. la Repubblica. (Antonio Gnoli).

Il contatto con la civiltà occidentale ha sempre provocato delle lacerazioni nelle altre civiltà, divise fra il desiderio di occidentalizzarsi e quello di conservare le proprie tradizioni. Questo processo in Cina è durato più di centocinquant’anni con crisi, guerre, rivolte, rivoluzioni. Nei paesi islamici l’avanzata degli europei ha provocato un continuo succedersi di rivolte e la nascita di movimenti integralisti che volevano restaurare l’islam delle origini con la sua sharia: morte per blasfemia e apostasia, lapidazione dell’adultera, taglio della mano e del piede per i ladri ecc. In tutta la prima metà del Novecento però il potere è stato in mano a élite occidentalizzate e molti pensavano che, col tempo, il diritto occidentale e i modi di vita occidentali sarebbero stati adottati anche dalla popolazione. Ma non è successo così. La maggior parte della gente comune ha continuato a seguire le tradizioni islamiche: preghiere giornaliere, frequentazione delle moschee, il ramadan, il patriarcato, la poligamia. Francesco Alberoni. Il Giornale.

Indiscusso padre della lingua tedesca è Martin Lutero. Nel ritratto eseguito nel 1529 da Lucas Cranach lo vediamo sicuro di sé, con lo sguardo tranquillo, le mani giunte, il volto tondo con un marcato doppio mento a debordare sul colletto dell’abito tutto nero. Dodici anni prima, nel 1517, affisse al portone della chiesa di Wittenberg, le sue «Novantacinque Tesi», scritte in protesta contro la vendita delle indulgenze della Chiesa di Roma, che avevano scosso non la sola Germania ma l’Europa intera. Dichiarato un eretico dalla Chiesa, considerato un fuorilegge dall’imperatore, Lutero, rifugiato nel castello di Wartburg, in sole 11 settimane di folle lavoro tradusse in tedesco il Nuovo Testamento che già nel settembre 1522 fu posto in vendita alla Fiera del libro di Lipsia. Riccardo Franco Levi. Corsera.

Avevo visto i falò della notte di Ferragosto, in montagna, e sapevo come il fuoco avvampi e vigoroso divori, crepitando, i vecchi ceppi; e avevo visto come, pur sembrando il legno duro e coriaceo, e il fuoco che è solo un’aura d’oro, quest’ultimo lo incenerisse, lasciandone prima un’ombra trasfigurata, incandescente, e poi soltanto polvere. Che il fuoco, che ai miei occhi di bambina era una creatura viva e forte, sapesse ridurre i vigorosi tronchi in nulla, mi impressionava. Quando, al mattino del 15 agosto, presto, tornavo sul prato del falò, la cenere era ormai appena tiepida; e, meravigliata, la accarezzavo con le mani, polvere fina e opaca, un niente che mi scivolava fra le dita. Possibile che noi, e che perfino io, che mi sentivo così viva, davvero fossimo destinati a diventare polvere? Il gesto dell’inizio di Quaresima mi meravigliava profondamente. Poi, crescendo, ho cominciato a ammettere che forse sì, il prete diceva sul serio sull’altare: ma, parlava dei vecchi. Che gli ottuagenari con la faccia segnata dalle rughe e le membra prosciugate dal tempo potessero diventare polvere, mi sembrò possibile. Ma io, no, via, era certamente uno scherzo. Marina Corradi. Tempi.it.

Angelo Rizzoli, il fondatore della Rizzoli, era un dittatore geniale. Da zero ha costruito un impero. Andrea, il figlio e mio marito, però lo temeva, capiva d’essere fatto d’altra pasta. Amavo Andrea per la grande bontà: ci siamo dati i primi baci in macchina tra i prati di Lambrate, vicino alla Rizzoli: lui era in crisi con la moglie, io avevo alle spalle una storia. Ljuba Rizzoli, vedova di Andrea, figlio del fondatore della casa editrice. (Gian Luigi Paracchini) Corsera.

Ogni uomo civile d’Europa ha due patrie: quella dove è nato e l’Italia. Adam Mickiewicz, poeta polacco. Corsera.

I gabbiani strillano, si stagliano bianchi sui nuvolini di Monte Mario: grida sguaiate e assassine. Walter Siti, Exit strategy. Rizzoli.

Morandi è il mio grande amore. Poi è venuto Burri. La grande innovazione nasce sempre dalla tradizione. Luigi Serravalli, critico d’arte e scrittore. Diario inedito.

L’amore è un sogno. La sua fine, un incubo. Roberto Gervaso. il Messaggero.

Paolo Siepi, ItaliaOggi 10/3/2015