ItaliaOggi 10/3/2015, 10 marzo 2015
CORSIVI
Un tempo erano i creditori che minacciavano i debitori: «Se non paghi entro domani sera, mando i miei gorilla a spezzarti le braccia con una mazza da baseball». Adesso è il contrario, se ci si può fidare dell’ultimatum attribuito al ministro greco della difesa Panos Kammenos, un mastino della destra radicale alleata con Syzira. «Se ci lasciano cadere», avrebbe dichiarato il ministro, «distribuiremo ai migranti documenti validi per circolare nell’Europa delle frontiere aperte di Schengen e così quella marea umana potrà andare senza problemi a Berlino. Non sarà poi affar nostro se l’Europa, una volta che abbia adottato una posizione intransigente contro la Grecia sulla questione del debito, si troverà ad affrontare una realtà spiacevole, cioè il fatto che alla marea umana di milioni di migranti extracomunitari che si rovescerà su Berlino si possano mescolare terroristi dell’Isis». Se Kammenos l’avesse detto davvero, cosa tutt’altro che impossibile, non ne sarebbe rovesciato solo il tradizionale rapporto tra creditori e debitori. Sarebbe rovesciata anche la morale della favola: la cicala trionferebbe sulla formica.
ItaliaOggi 10/3/2015