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 2015  marzo 07 Sabato calendario

MARCHIONNE UOMO D’ORO: HA INTASCATO 55 MILIONI

Uno stipendio da 6,6 milioni più altri 47,7 milioni di premi. E’ questa la retribuzione per il 2014 incassata da Sergio Marchionne per aver completato il matrimonio tra Fiat e Chrysler. Dalle nozze è nata Fca multinazionale dei due mondi che ha sede ad Amsterdam, paga le tasse a Londra ed è quotata a Wall Street (Milano è mercato secondario). Certo la cifra incassata da Marchionne fa impressione per la sua robustezza: 54,3 milioni fra premi e stipendi incassati in un anno. A questo tesoretto bisogna poi aggiungere altri dodici milioni che, il manager italo-canadese incasserà al momento di lasciare il gruppo. L’appuntamento, come egli stesso ha affermato, è fissato per il 2018. Sicuramente la cifra colpisce per la sua ampiezza. Tuttavia varrà la pena ricordare che la fusione fra l’azienda torinese e quella americana conclude un percorso iniziato nel 2004. Quando Marchionne era arrivato in Fiat sembrava che il suo unico compito fosse quello di esecutore testamentario. Era appena scomparso Umberto Agnelli e, alla testa del gruppo c’era Giuseppe Morchio che, sfruttando la debolezza della dinastia aveva cercato spazio nella proprietà. Un tentativo ,olto aggressivo, stoppato con l’arrivo alla presidenza di Luca Montezemolo e amministratore delegato Sergio Marchionne. Il primo atto del nuovo manager era stato quello di incassare la penale di 1 miliardo dalla General Motors che, viste le condizioni di salute del gruppo italiano, non vedeva l’ora di sciogliere la promessa di matrimonio stipulta con l’Avvocato Agnelli. Le risorse arrivate da Detroit al termine di una trattativa lunga e complessa, erano state la prima boccata d’ossigeno che avevano dato respiro alle casse del gruppo. Da quel momento era cominciata la lentissima risalita che aveva incontrato un’altro passaggio importante ancora a Detroit. Stavolta attraverso il fidanzamento con Chrysler benedetto da Obama. ll gruppo italiano, nella fase iniziale, non avrebbe messo un soldo ma solo trasferito tecnologia per i motori a basso consdumo.I costi sarebbero arrivati negli anni successivi riscattando le azioni in mano al fondo pensione dei lavoratori Chrysler. L’anno scorso c’è stata la fusione che ha dato vita al settimo produttore mondiale di auto. Proprio la conclusione del progetto spiega il super-premio: «Sotto la guida di Marchionne -si può leggere nel bilancio depositato a Wall Street- è stata creata Fca, generando un enorme valore per la compagnia, i suoi azionisti e i dipendenti». Il presidente del gruppo, John Elkann, ha guadagnato nel 2014 oltre 1,68 milioni di euro (1,442 milioni di fisso, più 243.702 di ’altre compensazioni’),. Aveva incassato 1,5 milioni come presidente diella sola Fiat nel 2013. Al terzo posto in questa classifica di uomini d’oro si colloca l’ex membro del cda di Fiat prima della fusione ed ex presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, con una remunerazione annua di 2,095 milioni di euro (più 15 milioni di buona uscita).