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 2015  marzo 07 Sabato calendario

NAZIONALE - 07 marzo 2015 CERCA 4/5 di 80 I COSTI DELLA POLITICA Angelucci è il Paperone Renzi a 99 mila euro Guidi prima tra i ministri Decaduto Berlusconi, il parlamentare più ricco è il re delle cliniche Critiche sui social a Piano per i “soli” 98 mila euro dichiarati in Italia ALBERTO CUSTODERO ROMA

NAZIONALE - 07 marzo 2015 CERCA 4/5 di 80 I COSTI DELLA POLITICA Angelucci è il Paperone Renzi a 99 mila euro Guidi prima tra i ministri Decaduto Berlusconi, il parlamentare più ricco è il re delle cliniche Critiche sui social a Piano per i “soli” 98 mila euro dichiarati in Italia ALBERTO CUSTODERO ROMA . Uscito di scena Silvio Berlusconi in quanto decaduto per la legge Severino, lo scettro di “re Mida” del Parlamento — secondo la classifica dei redditi 2013 — passa ad Antonio Angelucci. Il patron delle cliniche private del Lazio, (ed editore di Libero), deputato di Fi, dichiara 5,2milioni di euro, e alla Camera ci va in Ferrari. Il più povero è il deputato pd Marco Bergonzi, che nel 2013 ha dichiarato di aver guadagnato — si fa per dire — 145 euro a mese. «Il 2013 — spiega Bergonzi — è stato un anno sabbatico, ho incassato solo i gettoni di presenza di consigliere provinciale di Piacenza. In Parlamento ci sono entrato l’anno successivo, in sostituzione di Federica Mogherini ». Matteo Renzi, che pubblica online i redditi di tutta la sua famiglia (dal fratello Samuele, alle sorelle Benedetta e Matilde, alla nonna Anna Maria), dichiara 99 mila euro. Il premier risulta comproprietario di tre fabbricati e di un uliveto, suo padre Tiziano nel 2013 non ha dichiarato né reddito né proprietà. Tra i ministri del governo, il Paperone è il titolare dello Sviluppo economico Federica Guidi, con 278 mila euro, seguito dal suo collega del Tesoro, Pier Carlo Padoan, 213 mila. Va precisato che chi vive di solo Parlamento dichiara un reddito che oscilla tra i cento e i centoventimila euro. Ma l’attuale legislatura, la XVII, ha avuto inizio il 15 marzo del 2013, per cui i redditi di quei parlamentari che nei primi due mesi e mezzo di due anni fa non lavoravano (o guadagnavano poco) sono inferiori. Si spiegano così i redditi dei grillini che si attestano sulla soglia degli 80mila sotto la quale (78 mila) scende il deputato Alessandro Di Battista. Il controllore dei servizi segreti italiani, senatore Giacomo Stucchi, presenta un modello 730 del Caf Acli di 130mila euro. Redditi da parlamentari “semplici” per la sinistra dem: 117mila Bersani, 106 Fassina, 105 Civati, 98 mila Cuperlo. Reddito sotto i centomila (99, per la precisione), per il capogruppo pd in commissione Affari Costituzionali, Emanuele Fiano. «Verso ancora a rate al partito regionale — spiega Fiano — il contributo per la campagna elettorale delle politiche ». Nella graduatoria dei Paperoni il presidente del Senato batte, per così dire, quello della Camera quasi tre a zero: 316mila Piero Grasso, 115mila Laura Boldrini. Tra i titolari di redditi milionari, spicca al Senato l’avvocato dell’ex Cavaliere, Niccolò Ghedini, 2milioni e 200mila euro, l’unico a pagarsi di tasca sua l’auto che lo scorta per motivi di sicurezza. Il senatore Denis Verdini, l’ex braccio destro di Berlusconi, ha aumentato la sua quota azionaria del Foglio (dal 15 al 21 per cento) e dichiara 101mila euro. Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, ha un reddito superiore a quello dei suoi colleghi, 168 mila euro. Ha creato polemiche sui social, invece, la dichiarazione “francese” del senatore a vita (Gruppo Misto) Renzo Piano: l’archistar presenta, in Italia, un imponibile di 99.288 euro. Ma alla voce “varie” si legge una somma di 597.510 in riferimento a «redditi esteri imponibili in Francia che diano diritto a un credito d’imposta pari al- l’importo dell’imposta francese ». Tra i parlamentari milionari, alle spalle di Angelucci si piazzano il deputato di Scelta civica, ora del Pd, Gregorio Gitti, avvocato, con un reddito di 3 milioni 696mila euro. Poi l’economista e deputato Pd Yoram Gutgeld (broker e consigliere economico del premier), con 3 milioni 200mila euro, seguito dall’ex di Confindustria, e presidente di Brembo, Alberto Bombassei, con 2 milioni 939mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA