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 2015  marzo 07 Sabato calendario

CRAC, LIBRI E GIOCHI DI POTERE. IL PALLONE, SCANDALO CONTINUO

La Guardia di finanza ieri ha varcato le porte di più sedi del calcio italiano: da quella del Parma alla Figc a Roma e alla Lega di Serie A a Milano. La motivazione: acquisire documenti nell’ambito della procedura fallimentare del Tribunale civile in vista dell’udienza del prossimo 19 marzo quando si deciderà sul crac della società ducale. Un avvenimento che si accompagna alla decisione di far tornare in campo il Parma. Scelta che potrebbe garantire più di un interesse, compreso quello di evitare un possibile ribaltone ai vertici della Lega in caso di fumata nera. Anche per questo, ieri era presente il numero uno della Figc Carlo Tavecchio. Alla fine il pericolo è stato scongiurato: ora il calcio nostrano può continuare a vivere ancora tra scandali, una gestione non sempre trasparente e presunte bancarotte fraudolente che toccano anche la Serie A.

Il buco milionario del club emiliano
In vista dell’udienza fallimentare del 19 marzo, quindi, le Fiamme gialle si sono presentate a Collecchio per ispezionare i libri contabili del Parma Fc e prendere diversi fascicoli che poi finiranno anche nelle mani dei magistrati della Procura di Parma che indagano per bancarotta fraudolenta. L’inchiesta ha già due indagati: l’ex presidente Ghirardi e l’ex dg Leonardi accusato in concorso . Smentita invece la notizia che sul Parma Calcio indaghi la Dda di Bologna, anche se c’è un personaggio “attenzionato” che farebbe da ponte con l’inchiesta sulle ’ndrine in Emilia-Romagna. Si tratta di Paolo Signifredi: ex proprietario del Brescello, ex presidente del Carpi, ed ex dg del Catanzaro, già in passato finito nei guai nell’ambito di un’indagine insieme a Massimo Ciancimino.

Il presidente della Lazio e la conversazione registrata
Nella scorsa settimana a tenere banco è stata la querelle tra Claudio Lotito e Pino Iodice, il direttore generale dell’Ischia che aveva registrato la famosa telefonata che raccontava bene quella lotta di potere in seno alla Lega Pro. Nel calcio comando io, diceva in buona sostanza il numero uno di Lazio e Salernitana: pensieri che però sono stati registrati e resi pubblici. Lotito immediatamente è intervento, denunciando per diffamazione il suo “intercettatore”. E così per tutta la settimana lo scontro si è portato avanti a colpi di querele.
Iodice infatti ha deciso di denunciare alla Procura del Coni lo stesso Tavecchio, per la facilità con cui è stata concessa la deroga a Lotito sulla clausola compromissoria, ossia quella norma che consente a chi fa parte della Figc di fare denunce penali solo con l’autorizzazione federale. A differenza del dg della Juventus, Beppe Marotta, a Lotito questa autorizzazione è stata data dopo appena 24 ore della sua richiesta.

Le fatiche letterarie del numero uno
Tavecchio però ha anche un altro problema e riguarda i libri scritti da lui e acquistati dalla Figc. Era il 6 febbraio scorso quando Il Fatto ha pubblicato la notizia delle 20 mila copie di Ti racconto... il calcio scritto da Carlo Tavecchio. La spesa era di 107.600 mila euro più Iva, denaro questo anche pubblico dato che la Figc riceve ogni anno i finanziamenti dal Coni. Lo stesso libro era stato già acquistato dalla Lega Nazionale Dilettanti (che però è un ente di diritto privato) nel 2012 per altri 99.200 euro. La Lnd non ha resistito neanche ad acquistare un’altra opera di Tavecchio La grande favola Azzurra al costo totale di 94.297 euro. La Figc ha fatto sapere che il loro capo non guadagna un euro da quei libri. Tuttavia, resta l’imbarazzo di una vicenda che a distanza di mesi, non è stata chiarita del tutto.

Quella Fondazione poco trasparente
Alto caso, altro scandalo. La Procura di Napoli ha iniziato ad indagare sulla Fondazione per la Mutualità, un ente creato con la Legge Melandri del 2009. La Fondazione non ha neanche un sito interner e la sua gestione è accessibile solo agli addetti ai lavori. I dati però sono stati pubblicati nei giorni scorsi da Repubblica. L’ente che intasca il 4 per cento dei diritti televisivi ha ricevuto nella stagione 2013/2014, 37,3 milioni di euro. Di questi: 19,8 sono stati dati alla Lega B; altri 9 milioni di euro alla Lega Nazionale Dilettanti; 3 alla Lega Pro, 4,6 ai progetti del Coni e 900 mila euro alla lega Basket. E adesso proprio sui progetti presentati da ogni Lega che i pm partenopei vogliono fare chiarezza. E anche stavolta c’è stato l’intervento di una Procura.