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 2015  marzo 07 Sabato calendario

ANTONIO ANGELUCCI IL PARLAMENTARE PIU’ RICCO, PER RENZI 98 MILA EURO

Il re delle cliniche private laziali Antonio Angelucci (5,2 milioni) è sempre il più ricco. Poi ci sono l’avvocato bresciano Gregorio Gitti (oltre 3,6 milioni), l’ex ministro Giulio Tremonti (3,3 milioni), il broker e consigliere economico del premier Matteo Renzi Yoram Gutgeld (3,1 milioni). Sono alcuni dei ’Paperoni’ che siedono in Parlamento, a giudicare dalle dichiarazioni dei redditi 2014 (sui dati del 2013), online da ieri. Oltre ai dati dei parlamentari, sul web quelli dei componenti del Governo e dei leader dei partiti.
Curiosando fra le dichiarazioni dei redditi delle più alte cariche dello Stato, si legge che il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel 2014 ha dichiarato un reddito imponibile di 316.018 euro, mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha un imponibile pari a 115.338 euro.
Dopo la decadenza sparisce dai vertici della classifica Silvio Berlusconi, ma compare per la prima volta il leader del M5S Beppe Grillo che denuncia circa 147 mila euro, una villa a Marina di Bibbona, un appartamento a Rimini e altri tre corredati da box auto tra Val d’Aosta, Francia (Megeve) e Lugano.
A Palazzo Madama l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini (Fi), è in classifica subito dopo Tremonti, con un reddito imponibile di 2.147.964 euro e una lunga lista di proprietà immobiliari. Sul podio, al terzo posto, anche Franco Carraro (Fi) con un imponibile di 1.459.642 euro, vari immobili a Milano e un ufficio a Roma. Al Senato il capogruppo più ricco, con oltre 454 mila euro, è Karl Zeller che guida le Autonomie. Tra i senatori a vita in testa l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con oltre 669 mila euro. L’ex premier Mario Monti ne denuncia 207 mila, il fisico Carlo Rubbia 253 mila franchi svizzeri, la scienziata Elena Cattaneo 98 mila e l’archistar Renzo Piano 99 mila euro.
Il premier Matteo Renzi ha dichiarato un imponibile di 98.961 euro: è comproprietario di due fabbricati a Pontassieve (un villino e una rimessa), di un altro villino e di un uliveto a Rignano. In testa ai redditi dell’Esecutivo i ministri Federica Guidi e Pier Carlo Padoan. La ministra dello Sviluppo economico ha dichiarato un imponibile di 278.508 e una serie di undici tra comproprietà, nude proprietà e terreni tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Padoan, titolare dell’Economia, residente all’estero, ex membro Ocse, segnala di non avere l’obbligo di presentare il 730, ma comunica che in qualità di vice segretario generale e capo economista dell’organismo internazionale percepiva una retribuzione annua di circa 216 mila euro. Rende noto anche il reddito della moglie Maria Grazia Reitano (53.477 euro). Al terzo posto c’è il ministro al Lavoro, Giuliano Poletti, con un imponibile di 189.504 euro. Amante del camping, oltre a due fabbricati, abitazione principale e box e due terreni in provincia di Bologna, dichiara oltre all’auto, un camper e una roulotte.
I redditi imponibili più bassi del governo Renzi sono quelli delle ministre Marianna Madia (94.471 euro) e Maria Elena Boschi (94.488 euro). Anche se il più basso sarebbe stato quello della ministra Maria Carmela Lanzetta (64.380 euro), che ha lasciato il 31 gennaio. Tra i ministri con reddito più alto figurano il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (181.743) euro, il responsabile dell’Ambiente Gian Luca Galletti (170.954 euro) e il ministro della Cultura Dario Franceschini (156.582). Oltre i centomila euro anche i redditi del Guardasigilli Andrea Orlando (123.315), del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (109.656 e un pacchetto di azioni da 195mila euro), del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina (111.084 euro) e di quello dell’Istruzione Stefania Giannini (108.270). Poco sotto i redditi del ministro della Difesa Roberta Pinotti (99.245), del responsabile della Salute Beatrice Lorenzin (98.471) e del titolare dell’Interno Angelino Alfano (97.978).
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