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 2015  marzo 01 Domenica calendario

IL REGISTA USA ANTI-ISIS CHE ADDESTRA I CRISTIANI

La settimana scorsa, oltre 200 assiri cristiani sono stati catturati in villaggi isolati dai militanti islamici dell’Isis. Ma anziché Obama, è un regista di 35 anni, Matthew VanDyke, l’americano che sta più coraggiosamente, in persona, prendendo a cuore le sorti delle popolazioni a rischio di genocidio in Iraq e Siria, vittime dell’Isis. VanDyke, cristiano laureato a Baltimora in scienze politiche con specializzazione nel medio Oriente, aveva deciso dopo il diploma di fare il “rivoluzionario” a favore dei movimenti di liberazione della primavera araba, non il cooperante pacifista neutrale. Dal 2007 al 2010 ha viaggiato in Libia e ha combattuto a fianco dei ribelli anti Gheddafi, tanto da finire nel 2011 nelle prigioni del colonnello, dalle quali è riuscito a fuggire. Poi ha visitato Egitto e Siria, approdando ora in Iraq nelle aree a rischio di essere fagocitate dallo Stato Islamico. VanDyke, che ha fatto il giornalista freelance e con le storie filmate durante il suo viaggio in motocicletta nel nord Africa dal 2007 al 2010 ha vinto il premio per il miglior documentario al Tribeca Festival di New York nel 2014, ha creato una sua compagnia non profit per la sicurezza, Sons of Liberty, che da dicembre sta preparando i volontari cristiani irakeni che vogliono combattere contro l’Isis. Ad organizzare la milizia di resistenza (Npu), composta per lo più da cristiani, è stato l’ Assyrian Democratic Movement, il partito più importante degli assiri in Iraq. Questa settimana il primo gruppo di miliziani, dai 18 anni in su, ha concluso il corso nel campo-scuola di VanDyke, che dista meno di 20 kilometri dalla città di Mosul, controllata dall’Isis. «I cristiani hanno bisogno di dimostrare che possono rimanere qui, e che riescono ad essere responsabili della propria sicurezza», ha detto. Il suo piano è di formare almeno 2mila miliziani.