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 2015  marzo 01 Domenica calendario

Migliaia in piazza a Mosca per ricordare Nemtsov • Negli ultimi sei anni è stato recuperato solo l’1,4% delle condanne per danno erariale • De Luca vince le primarie Pd in Campania • Chiuso l’Istituto di Medicina legale di Roma • La guerra tra CIna e Giappone per la tavoletta riscaldata del wc Nemtsov Decine di migliaia di moscoviti hanno marciato ieri fino al ponte dove venerdì sera il leader dell’opposizione Boris Nemtsov è stato brutalmente assassinato con quattro colpi di pistola

Migliaia in piazza a Mosca per ricordare Nemtsov • Negli ultimi sei anni è stato recuperato solo l’1,4% delle condanne per danno erariale • De Luca vince le primarie Pd in Campania • Chiuso l’Istituto di Medicina legale di Roma • La guerra tra CIna e Giappone per la tavoletta riscaldata del wc Nemtsov Decine di migliaia di moscoviti hanno marciato ieri fino al ponte dove venerdì sera il leader dell’opposizione Boris Nemtsov è stato brutalmente assassinato con quattro colpi di pistola. La polizia ha dichiarato che alla marcia hanno partecipato 21 mila persone, ma gli organizzatori parlano di settantamila. Per entrare nella piazza Slavianskaya da dove è iniziata la manifestazione, era necessario passare attraverso uno dei quaranta metal detector installati. Accanto a ogni varco si era piazzato uno degli organizzatori che aveva l’incarico di tenere il conto dei passaggi. Sarebbero state 52 mila le persone affluite nella piazza alle tre del pomeriggio. Altri manifestanti erano già sul ponte. I partecipanti alla marcia non sembrano avere dubbi su chi sia dietro l’omicidio. «È stato il presidente Putin a creare questa atmosfera di odio nel Paese», ha dichiarato Ilya Yashin, compagno di lotte politiche del defunto leader. Il comitato investigativo della Procura però sembra puntare il dito unicamente verso l’opposizione: un omicidio per mettere in difficoltà Putin e per rilanciare le proteste di piazza. Vladimir Putin ha promesso che sarà fatto di tutto per individuare l’assassino e la Procura ha offerto una ricompensa di circa 40 mila euro a chi fornirà elementi decisivi. Domani ci saranno i funerali di Nemtsov e una parte della Russia si fermerà nuovamente. Condanne Negli ultimi sei anni lo Stato, le amministrazioni locali e le società pubbliche hanno recuperato solo l’1,4% della somma derivante dalle condanne della Corte dei conti per danno erariale. Fra il 2009 e il 2014 la magistratura ha comminato condanne per 4 miliardi 898 milioni 4.014 euro e 59 centesimi: ma del frutto di questi procedimenti, nelle casse pubbliche non sono entrati che 68 milioni 726.010 euro e 44. Questo significa che, ogni 100 euro di risarcimenti, 98,60 non sono stati pagati. Il fatto è che dopo aver emesso la sentenza di condanna la magistratura contabile non ha più alcun potere sulla sua esecuzione materiale. Quella tocca al soggetto pubblico danneggiato, che però non è sempre così solerte nell’aggredire il condannato. Dati elaborati dalla Corte dei conti dicono che negli ultimi sei anni sono stati recuperati in tutto 148,8 milioni, di cui 68,7 relativi alle condanne emanate nel periodo e 80,1 per le cause precedenti al 2009 (Rizzo, Cds). Campania Sarà Vincenzo De Luca a candidarsi per il Pd alle elezioni regionali in Campania. Ha infatti vinto le primarie contro l’altro candidato, l’eurodeputato Andrea Cozzolino. De Luca, sconfitto nel 2010 dall’attuale governatore Stefano Caldoro, sindaco di Salerno dal 1993 al 2001 per due mandati e poi per altri due dal 2006 al gennaio scorso, ha dovuto lasciare la guida della sua città a seguito della decisione della Corte d’Appello, che ha sancito l’incompatibilità tra la poltrona di vice sindaco e la carica di vice ministro. Prima di questo verdetto, era arrivata la condanna per abuso d’ufficio, seguita dalla sospensione imposta dalla legge Severino poi congelata dal Tar di Salerno. Obitorio I Nas sono andati a fare le ispezioni all’istituto di medicina legale della Sapienza e hanno trovato tantissime irregolarità: una sala con celle frigorifere risalenti agli anni Ottanta, decine delle quali occupate da salme di persone decedute per morte violenta e mai riconosciute, mai richieste, e, se straniere, mai rimpatriate. Spesso non c’è posto e i cadaveri vengono lasciati per i corridoi male illuminati, sulle barelle, a volte anche fuori dai sacchi mortuari. L’odore è pungente e nauseante. Per non parlare dei tavoli settori e delle attrezzature, e dell’inesistente sicurezza per i lavoratori. Eugenio Gaudio, rettore della Sapienza, di cui l’Istituto di medicina legale è parte, e Domenico Alessio, direttore generale del Policlinico universitario Umberto I, hanno prevenuto eventuali provvedimenti dei magistrati decidendo di chiudere la struttura. Già a fine ottobre la pm Antonella Nespola aveva sequestrato sei sale operatorie del Policlinico universitario Umberto I, che ha sede a pochi passi dall’obitorio, «per le possibili contaminazioni, i probabili risultati falsati, la struttura fatiscente, i cadaveri nei corridoi e le attrezzature ormai inadeguate. Otto anni fa uno scandalo portò alla chiusura della sala autopsie dell’Umberto I: non solo le condizioni igienico-sanitarie erano pessime, ma venivano addirittura rubate le cornee delle salme (Cappelli, Rep). Wc E’ in atto una campagna mediatica cinese contro le tavolette da wc riscaldate, prodotte in Giappone. Durante le feste per il capodanno lunare, i cinesi hanno preso d’assalto le località turistiche del Giappone e in particolare i suoi centri commerciali. Migliaia i turisti tornati a casa trionfanti, con la preziosa tavoletta termica sotto il braccio. Il “Global Times” ha calcolato che per intiepidirsi le natiche nel momento del bisogno, i cinesi in una settimana hanno investito 848 milioni di sterline. Ha scritto il “Quotidiano del Popolo”: «Una vera beffa, mentre le autorità da due anni invitano al boicottaggio dei prodotti giapponesi», da quando, cioè, si è acceso lo scontro tra i due Paesi sull’arcipelago conteso Diaoyu-Senkaku (Visetti, Rep).