www.cinquantamila.it/fiordafiore 29/2/2015, 3 marzo 2015
Le ultime parole di Boris Nemtsov: «Il Cremlino mi vuole morto» • Salvini in piazza definisce Renzi «servo sciocco della Ue» • Il manifesto in italiano dell’Isis • Bossetti accusò la moglie: «Dovevi darmi un alibi ora butta via quei coltelli» • Il cibo spazzatura ha fatto ingrassare i bambini americani di cinque chili in trent’anni • In Italia si vendono ottanta milioni di paia di scarpe da donna all’anno Nemtsov Per la morte di Boris Nemtsov, gli oppositori puntano tutti il dito verso il Cremlino, visto che Nemtsov era uno dei più attivi esponenti del movimento contro Putin, anche se non era uno dei più seguiti
Le ultime parole di Boris Nemtsov: «Il Cremlino mi vuole morto» • Salvini in piazza definisce Renzi «servo sciocco della Ue» • Il manifesto in italiano dell’Isis • Bossetti accusò la moglie: «Dovevi darmi un alibi ora butta via quei coltelli» • Il cibo spazzatura ha fatto ingrassare i bambini americani di cinque chili in trent’anni • In Italia si vendono ottanta milioni di paia di scarpe da donna all’anno Nemtsov Per la morte di Boris Nemtsov, gli oppositori puntano tutti il dito verso il Cremlino, visto che Nemtsov era uno dei più attivi esponenti del movimento contro Putin, anche se non era uno dei più seguiti. I leader politici, dalla Casa Bianca all’Europa, non risparmiano critiche e chiedono al Cremlino di fare presto chiarezza sul brutale assassinio. Nella sua ultima intervista, il 10 febbraio scorso, al sito Sobesednik.ru, Nemtsov aveva detto: «Ho paura che Putin voglia uccidermi». La Procura, che indaga direttamente sotto il controllo del presidente, indica invece piste totalmente diverse, alcune delle quali appaiono a molti del tutto fantasiose. Come quella che lega l’assassinio dell’uomo politico russo alla sua condanna della strage nella redazione di Charlie Hebdo a Parigi. Di sicuro sappiamo che venerdì sera Nemtsov stava tornando a casa assieme alla compagna Anna Duritskaya, una top model ucraina che frequentava da tre anni. Sul ponte che si trova proprio di fronte alle mura del Cremlino, una vettura bianca ha affiancato la coppia e una persona è scesa. Contro Nemtsov sono stati esplosi sei colpi. Quattro proiettili lo hanno centrato alla schiena e alla testa, uccidendolo. Nemtsov si opponeva con tutte le sue forze alla politica di Putin, alla corruzione, a quelle che definiva senza mezze parole le «ruberie degli amici del presidente». E certamente negli ultimi mesi aveva lavorato sull’intervento russo in Ucraina, denunciandolo e appellandosi ai militari perché si rifiutassero di andare a combattere nella «guerra segreta». Putin ha promesso che sarà fatto tutto il possibile per assicurare alla giustizia gli assassini. Fonti del Cremlino continuano poi a insistere sulla scarsa rilevanza politica di Nemtsov, definendolo «un cittadino medio». Così la Procura parla delle sue piste. La prima, sposata in pieno anche dal Cremlino, è quella della «provocazione»: uccidere Nemtsov per mettere in difficoltà Putin e rilanciare il movimento d’opposizione. Poi c’è l’ipotesi islamista e quindi quella della vita personale, legata al rapporto con la bella modella di Kiev. Infine si vocifera di «questioni d’affari». Alcuni siti Internet affermano che Nemtsov, che aveva vecchi legami con la Cecenia, fosse in affari con uomini dell’entourage del presidente Ramzan Kadyrov. Salvini Matteo Salvini ha parlato per mezz’ora dal palco di piazza del Popolo a un pubblico di venti-trentamila persone. Ha attaccato l’Europa, ha promesso meno tasse e l’abolizione del reato di eccesso di legittima difesa («se entri in casa mia in piedi devi sapere che ne uscirai steso»), ha salutato i marò, ha dedicato uno dei suoi numerosi «vaffa» a Elsa Fornero, ha offerto amicizia a polizia e carabinieri che «rischiano la vita per mille e duecento euro al mese», ha chiamato «strozzino» lo Stato, ha definito «zecche» gli antagonisti e «servo sciocco della Ue» Renzi. Al suo fianco Giorgia Meloni e Luca Zaia. In una Roma blindata tutto è filato liscio nonostante la presenza in piazza di CasaPound da una parte, e degli antagonisti dall’altra. Critico il Pd: «Il leader del Carroccio è capace di raccogliere solo rabbia». Isis Il Califfato traduce in italiano il suo “manifesto” politico, sociale e religioso. È un documento di 64 pagine, per la prima volta scritto nella nostra lingua, diffuso su web e rivolto ai residenti nel nostro Paese. Il manuale del jihadista intitolato “Lo Stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, contiene l’invito (che è una minaccia per il nostro Paese) ai musulmani di «accorrere» e aderire al «Califfato che conquisterà Costantinopoli e Roma». Il manuale spiega, tra attacchi a “maghi” e “stregoni”, fumatori e tossicodipendenti, il sistema di funzionamento dello Stato islamico: dal welfare, alle tecniche di guerra. A scovare su Internet il documento è stato il sito Wikilao. L’autore, che si firma Medhi, vuole mostrare come lo Stato islamico — sin qui, egli dice, conosciuto attraverso «i media accusatori» e «non tramite i media degli accusati» —, funzioni. Lo presenta con il volto “rassicurante” della quotidianità. Illustra come funzioni l’assistenza sanitaria, l’ordine pubblico e la giustizia, come si formano gli imam, come le transazioni siano regolate dalla nuova moneta (il dinar), come sia garantita l’alimentazione lecita religiosamente. Insomma, come lo Stato funzioni regolarmente. Elemento non secondario nella propaganda, perché la scommessa dell’Isis è rendere attrattiva l’esperienza. Vincendo le diffuse resistenze dei musulmani che hanno imparato, nella storia, che una cosa sono i principi della dottrina, altro la realtà che richiede continuo adattamento. “Mehdi l’italiano” vuole persuadere e indurre alla partenza verso lo Stato islamico. Nella convinzione che non solo la jihad ma anche il soft power in versione islamista può richiamare i muhajrun, coloro che emigrano per fede, al servizio del Califfato. Bossetti 1 In un colloquio nel carcere di Bergamo del 26 giugno 2014, Massimo Bossetti, presunto killer di Yara Gambirasio, se la prende con la moglie Marita Comi per non avergli fornito un alibi per la sera del 26 novembre 2010. Bossetti: «Sul giornale c’è su l’articolo... che tu hai detto che non sapevi dove mi trovavo quel giorno lì a lavorare... ». Comi: «Allora, io non ho fatto nessuna dichiarazione sui giornali, assolutamente (...) Ascolta io gli ho detto... perché mi hanno chiesto, a che ora sei arrivato... Gli ho detto “non mi ricordo” Massi». Bossetti: «Il marito non trova un alibi con la moglie... ». Comi: «Ecco ma dopo, dopo ci ricamano sopra Massi. È per quello che non devi ascoltare, non devi leggere i giornali. Non è vero, gli ho detto solo che non mi ricordo a che ora sei arrivato. Quattro anni fa non mi ricordo a che ora sei arrivato! Gli ho detto che comunque di sicuro prima delle 19.30, perché comunque cenavamo sempre insieme, e poi, siamo sempre insieme anche la sera». Bossetti: «Usciamo sempre a fare la spesa insieme, ho detto io!». Comi: «La spesa? Ma comunque siamo sempre a casa alla sera. Guarda che loro mi hanno chiesto un’ora, l’ora non mi ricordo Massi, non posso dirgli un’ora che non mi ricordo, capisci? È per quello che non mi sento di dire bugie, Massi, devo dire solo la verità... basta! La dico io e la devi dire anche tu, hai capito? Basta... ». In un altro incontro, a luglio, lui, parlando di certi coltelli che tiene in casa, le dice: «Buttali, buttali... capito? Buttali via». (Berizzi e Colaprico, Rep). Bossetti 2 «Quando parlavamo di Yara diceva (...) quello lì (...) non lo prenderanno mai» (Ester Arzuffi, le madre di Massimo Bossetti, intercettata nella sala d’attesa dei carabinieri di Bergamo, qualche ora dopo l’arresto del figlio) (ibidem). Cibo spazzatura 1 Secondo una ricerca pubblicata su Lancet, a causa del cibo spazzatura (bibite zuccherate e alimenti ipertrattati), i bambini americani di oggi pesano in media cinque chili più di trent’anni fa (Bencivelli, Rep). Cibo spazzatura 2 Il mercato delle bevande gassate nel Regno Unito vale più di venti milioni di euro all’anno, quello della cioccolata cinque milioni e mezzo e quello del takeaway otto e mezzo. E così un terzo dei bambini di dieci anni è sovrappeso, mentre a quattro anni lo è già il 20% dei piccoli inglesi. (ibidem) Scarpe 1 In Italia le scarpe da donna sono l’oggetto più venduto nel paniere che contiene gli oggetti di uso comune a metà strada tra l’utile e il gusto, il lusso e la quotidianità (tutti beni durevoli il cui consumo non si esaurisce nell’immediato come gli alimentari). Circa 80 milioni di paia l’anno - 50 milioni di scarpe classiche e 30 di scarpe sportive - contro 26 milioni da uomo: 16 classiche, il resto sportive. (Sodano, Sta) Scarpe 2 Un sondaggio del Daily Mail ha rivelato al mondo che più di nove ragazze su dieci sono in grado di ricordare al volo il primo paio di scarpe comperato con i propri risparmi, mentre solo poco più di sei su dieci ricordano il nome del primo ragazzo che hanno baciato. (ibidem) Scarpe 3 Pare che ogni donna indossi in media 500 paia di scarpe. Le shoeaholic, gruppo la cui passione sfiora la dipendenza, posseggono più di 60 paia di scarpe. (ibidem) Scarpe 4 «Non ho mai detto di avere tremila paia di scarpe: ho detto che a tremila ho smesso di contarle» (Celine Dion). (ibidem)