Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi 26/2/2015, 26 febbraio 2015
A NOSTRA INSAPUTA, SIAMO TUTTI DI DESTRA, L’UOMO DI SINISTRA NON ESISTE, È LO YETI DELL’OCCIDENTE
E’ proprio vero, più vivi a lungo, più ti togli soddisfazioni, intellettuali e morali.
Ho scoperto da poco di appartenere a una rarissima classe di individui che hanno ereditato da entrambi i genitori quella che le scienza chiama una “”mutazione genetica naturale”, e i medici definiscono “CCR5, delta 32”, che ti immunizza contro la maggior parte dei virus, HVI compreso. Nel caso mio ha funzionato, però solo a livello dei “virus sociali”, per cui, pur essendo vissuto e aver avuto contatti ravvicinati, per oltre 40 anni, con membri prestigiosi delle Classi Dominanti euro-americane, mai sono stato infettato.
Per esempio, ho una certezza: tutti i membri delle “Classi Dominanti” sono evasori, quindi nel loro intimo sono di “destra”. E sì, al di là della sgradevolezza del personaggio, ha ragione Vincenzo Visco quando dice (cfr. “Virus” di Nicola Porro) “l’evasione è di destra”, ha solo dimenticato di precisare che tutti gli uomini, quando si parla di quattrini (i loro) o di privilegi (a loro favore), lui compreso, sono di “destra”. Alcuni di questi, la maggioranza, in pubblico fingono ciò che non sono, essere di “sinistra”. L’uomo di “sinistra” non esiste, ormai solo Hollywood ci crede ancora, è lo yeti dell’Occidente. Tutti nasciamo di “sinistra”, ma tutti viviamo, ingrassiamo, moriamo di “destra”.
I casi del professor Soria (premio Grinzane Cavour) e di Gino Paoli sono paradigmatici.
Il professor Soria, concupisce il suo giovane maggiordomo delle Mauritius, Nitish, fa caldo nel suo loft ai piedi della Mole (essendo colto, sarà condizionato dagli innumerevoli simboli fallici dell’Antonelli e dai menhir di cui è disseminato il Piemonte?). Nitish, ingenuamente convinto di essere un maschio, e non una femmina, come lo vede letterariamente il professore, resiste, lo filma, lo denuncia. Agli atti, risulterà poi l’unica persona seria di quel gigantesco caravanserraglio che è stato il “Premio Grinzane Cavour” dove per anni ha pascolato la crème de la crème della sinistra, piemontese e no.
Scoppia il caso, se fossimo un paese serio, la Classe Dominante piemontese dovrebbe essere spazzata via nel ridicolo. Invece no, durante il primo grado il professore tace, prende 14 anni. All’inizio del secondo grado, finalmente parla, e racconta a chi ha dato i quattrini (tutti “neri”), pronuncia nomi prestigiosi, racconta episodi curiosi, dichiara di avere, per ciascuno di questi, robusti testimoni. I media locali e nazionali nascondono, banalizzano, sopiscono. Sapremo presto la verità. Lo confesso, a me l’aspetto giudiziario non interessa.
Il caso di Gino Paoli è struggente nella sua banalità. Un poeta, un grande cantautore, in realtà un uomo comune, come ciascuno di noi, a 80 anni si accorge di aver sbagliato tutto nella vita, di aver perso i suoi riferimenti, umani, culturali, politici. Non lo conosco, ma sono certo che sia una persona perbene, per questo la sua storia la trovo così struggente. Fin da giovane si sente dalla parte giusta, il suo pantheon è composto da quelle figure che lui ritiene siano il meglio dell’umanità, essere comunista gli pare un dovere morale ancor prima che una scelta ideologica. Però, più diventa famoso, più il diavoletto che è in lui (tutti abbiamo dentro di noi un Nitish che ci turba) prende piede, si accorge, terrorizzato, che non è mai stato di “sinistra”, solo un osceno uomo di “destra” (peggio, uno degli orrendi fratelli Koch, versione Lanterna). Da ugola rossa diventa nera, prende quattrini “neri” da uno dei suoi totem (la Festa dell’Unità, che a sua volta se li procura vendendo in “nero” cibo, non fatturato, a operai che, pur essendo in CIG, lavorano in “nero”: la complessità del mondo vero), e li porta, orrore, nella “destrorsa” Svizzera.
Cari amici di sinistra, spero che questi buffi episodi vi facciano capire che il dividere noi umani, ripeto umani, fra “destra” (ignobile) e “sinistra” (civile) è una fesseria. Quando ci guardiamo con sincerità allo specchio sappiamo di essere tutti squallidamente di “destra”. Quando facciamo vita sociale, e vogliano apparire ciò che non siamo, allora ci spacciamo per individui nobilmente di “sinistra”. Ora l’avete capito che il mondo di sinistra non esiste? Che il vostro presunto pantheon è pieno di buffoni? Se insistete, permetterete a un individuo giocherellone come me, liberale e Àpota, di continuare a prendervi per i fondelli. In amicizia.