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 2015  febbraio 24 Martedì calendario

Cade il segreto bancario tra Italia e Svizzera • Oggi Tsipras presenta le sue riforme • Eternit: il reato di disatro ambientale era prescritto ancor prima di iniziare il processo

Cade il segreto bancario tra Italia e Svizzera • Oggi Tsipras presenta le sue riforme • Eternit: il reato di disatro ambientale era prescritto ancor prima di iniziare il processo. Ma ora si procederà per omicidio volontario • Un risarcimento a Vittorio Emanuele di Savoia, mandato in carcere da innocente • Birdman di Iñárritu è il film da Oscar • I robot non sanno fare nulla • La compagna di Monicelli contro il premio dato a Carlo Verdone • La distrazione al volante provoca il 16% degli incidenti stradali Segreto bancario Italia e Svizzera hanno frimato un accordo che cancella il segreto bancario. Da ieri tra Roma e Berna c’è lo scambio di informazioni su richiesta ai fini fiscali e dal 2018 sarà automatico. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ieri a Milano ha firmato l’intesa con il consigliere federale Eveline Widmer-Schlumpf e scherzando sui possibili ricavi derivanti dal contrasto all’evasione, ha detto che «a bilancio questo accordo è postato un euro ma azzardo una previsione, sarà più di un euro». L’accordo deve essere ratificato dai rispettivi Parlamenti, quindi superare un referendum svizzero. La stima è che ci vorranno due anni, ma una volta ratificato il protocollo, il Fisco italiano potrà richiedere alla Svizzera informazioni, comprese «richieste di gruppo», anche su elementi riconducibili al periodo di tempo che decorre dalla data della firma, cioè da ieri. Mentre lo scambio automatico avverrà entro settembre 2018 con riferimento al 2017. L’accordo prevede anche l’uscita della Svizzera dalla black list, cioè i Paesi che l’Italia considera non collaborativi sul piano fiscale. Giovedì ci sarà la firma per lo scambio di informazioni anche con il Liechtenstein, mentre con Montecarlo ci sono stati i primi contatti. Grecia/1 È slittato a oggi l’invio della lista di riforme che il governo greco si era impegnato a far pervenire all’Eurogruppo per convincere la Germania a concedere una estensione di quattro mesi dei prestiti necessari a evitare l’insolvenza. La lista punta ad affrontare l’impoverimento di milioni di greci, esploso negli ultimi anni dopo l’attuazione di pesanti misure di austerità in cambio di 240 miliardi di prestiti di salvataggio. Include azioni per contrastare l’evasione fiscale, il contrabbando, la corruzione, l’inefficienza della pubblica amministrazione e dell’apparato giudiziario. Ma Merkel ha condizionato l’estensione dei prestiti al rispetto di riforme strutturali, tagli della spesa pubblica e privatizzazioni accettate dal precedente governo greco di centrodestra. Un Eurogruppo in teleconferenza dei 19 ministri finanziari è in programma oggi per valutare se la lista di Atene consente di procedere all’approvazione finale «entro aprile». Grecia/2 Nel piano di Tsipras c’è: lotta al contrabbando di benzina e sigarette, che potrebbe portare al fisco greco 2,3 miliardi di euro; lotta all’elusione da parte di oligarchi e armatori, proprietari di giornali e tv e finanziatori dei partiti tradizionali e beneficiari dell’intreccio tra economia e politica: permetterebbe il recupero di 3 miliardi di euro; imposta sugli immobili che valgono più di 300mila euro, anche se con i prezzi correnti a pagare potrebbero essere solo gli stranieri che hanno acquistato ville sul mare; recupero delle tasse arretrate, dovute e non pagate: l’erario greco vanta crediti che vanno da 65 a 70 miliardi, la maggior parte dei quali, però inesigibili. Eternit Sono state rese note le motivazioni con le quali la Cassazione, a novembre dell’anno scorso, annullò la sentenza che condannava per disastro doloso l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny nel caso Eternit. Secondo i giudici il reato di disastro doloso, per cui Schmidheiny era stato condannato in appello a 18 anni, era già prescritto ancor prima di giungere alla sentenza di primo grado. In pratica, la causa era giusta, ma il reato contestato era sbagliato. Il pm di Torino, Raffaele Guariniello, non sembra demoralizzato: «Io da questa sentenza aspettavo soprattutto il via libera per procedere per il reato di omicidio». Nel pomeriggio il pm torinese ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Schmidheiny. Stavolta l’accusa è di omicidio volontario pluriaggravato e riguarda 251 lavoratori e familiari di Eternit, il primo spezzone di un’inchiesta che si annuncia infinita. «Perché non l’ho fatto prima? Non avevo i mezzi. L’omicidio prevede perizie su ogni singolo caso e il processo su cui si è espressa la Cassazione ne conteneva più di 2.000». Risarcimento Vittorio Emanuele di Savoia dovrà essere risarcito dallo Stato con 40mila euro. Motivo: fu incarcerato ingiustamente. Tutto cominciò nel 2006 quando il pm Henry John Woodcock ne ordinò l’arresto in carcere contestandogli associazione a delinquere per sfruttamento della prostituzione, corruzione, gioco d’azzardo. Vittorio Emanuele fece 7 giorni di carcere, 1 mese agli arresti domiciliari, 3 mesi di divieto d’espatrio. L’inchiesta andò avanti, si divise, si ingarbugliò e nel settembre del 2010 il principe fu assolto «per non aver commesso il fatto». I soldi che riceverà come risarcimento li devolverà in beneficenza. Oscar Nella notte tra domenica e lunedì sono stati assegnati gli Oscar del cinema. Il film Birdman di Alejandro González Iñárritu ha vinto quattro statuette, tra cui quella di miglior film. Migliore attrice protagonista Julianne Moore in Still Alice, miglior attore protagonista Eddie Redmayne in La teoria del tutto. Tra i premiati, l’italiana Milena Canonero, per i costumi di The Grand Budapest Hotel. Particolarmente impegnati i discorsi dei premiati: Iñárritu ha parlato di immigrati da accogliere, lo sceneggiatore Graham Moore della sua adolescenza disperata, la regista Laura Poitras della tutela della privacy, gli attori Julianne Moore ed Eddie Redmayne delle malattie gravi, l’attrice Patricia Arquette delle discriminazioni salariali tra uomini e donne (con applauso in piedi da parte di Meryl Streep e Jennifer Lopez). Lavoro Secondo gli studi del ministero del Lavoro statunitense, a parità di lavoro, una donna guadagna 82 centesimi per ogni dollaro incassato da un uomo (Gaggi, Cds). Robot Il “Financial Times” è andato a chiedere a Junji Tsuda, presidente della company di robotica Yaskawa Electric, se è vero che i robot toglieranno lavoro agli umani. Risposta: no, perché non hanno abilità manuali. «Ci sono molti robot intelligenti in via di sviluppo ma non sanno fare nulla». Le mani dell’uomo sono dei capolavori di precisione, dotate di migliaia di sensori. Quanto alle macchine, basta guardare il video virale del robot piega-asciugamani programmato dall’Università della California a Berkeley: costato 400.000 dollari, impiega mezz’ora per sistemare una pila di teli che una casalinga liquiderebbe in pochi minuti (Meldolesi, Cds). Premio Chiara Rapaccini, per anni compagna di Mario Monicelli, ha scritto una lettera per protestare contro la decisione del comune di Grosseto di ricordare i cento anni della nascita del regista con una cerimonia durante la quale sarà dato un premio a Carlo Verdone. Nella lettera la Rapaccini rivela di aver espresso più volte, inascoltata, la convinzione che si dovessero premiare con il riconoscimento altri personaggi e che si tenesse conto del Monicelli «pensatore rivoluzionario», autore di film ancora d’attualità: «Avevo suggerito che il premiato fosse il regista, autore e attore Pif, che attraverso la satira e la commedia ha affrontato il tema della mafia». Risposta di Verdone: «Va tenuto presente che ho avuto un premio a Parigi intitolato a Chaplin: c’entro con Chaplin? No. E uno a Annecy a Sergio Leone. E premi “Alberto Sordi”, “Pietro Germi”. All’ultima Mostra di Venezia ho vinto il Bresson. Ho avuto molti premi intitolati ad altri autori. Comunque, rispetto la scelta della signora. Vuol dire che il riconoscimento me lo darà Grosseto e per me sarà ancora più importante». Incidenti La distrazione è la prima causa degli incidenti stradali in Italia (16,8% secondo i dati Aci/Istat). Il 12,4% dei guidatori è stato sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante e persino al manubrio. In tal modo nel 2014 ci sono stati 181mila incidenti stradali, che sono la prima causa di morte sotto i 40 anni, la prima causa di invalidità permanente per i giovani e pesano per il 2% sul Pil (Zancan, Sta).