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 2015  febbraio 22 Domenica calendario

L’UFFICIO STAMPA DI AL BAGHDADI

Strano destino quando la notorietà arriva di riflesso alla più grande minaccia internazionale, quando il tuo nome diventa famoso in tutto il mondo perché sta dietro a quello del più temuto gruppo terroristico. È successo con Al Jazeera e i video-messaggi di Osama Bin Laden ai tempi di Al Qaeda e succede adesso con lo Stato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi: ogni volta che in tutto il mondo rimbalza la notizia di un nuovo video con le raccapriccianti atrocità dei miliziani dell’Isis segue sempre la frase «lo riferisce Site». E dietro, anzi al vertice, del sito di intelligence che monitora l’attività dei jihadisti sul web - perché così Site viene presentato dai media internazionali - c’è una donna: Rita Katz. Notizie su di lei sono cominciate a circolare con maggiore frequenza con l’aumento del numero dei filmati delle esecuzioni dell’Isis. Classe 1963, quattro figli, Rita Katz è ebrea irachena (la sua città natale è Bassora). Della sua famiglia le cronache parlano anche per la sorte del padre, arrestato dal regime di Saddam con l’accusa di spionaggio in favore di Israele e impiccato pubblicamente, nel 1969, in una piazza stracolma di persone. Sua madre fugge con i tre figli piccoli a piedi dall’Iraq e si rifugiano prima in Iran e poi in Israele. Nello Stato ebraico vive in un sobborgo di Tel Aviv, dove frequenta l’università e si laurea in studi sul medio oriente. Dopo svolge il servizio militare tra le Forze armate israeliane. L’anno che le cambia ancora la vita è il 1997, quando lascia Tel Aviv alla volta di Washington, per seguire il marito, endocrinologo, negli Stati Uniti. Lì comincia a collaborare con l’Investigative Project, guidato dal reporter Steven Emerson da sempre interessato a ricerche sui gruppi terroristici: Rita è stata scelta come analista con un’ottima conoscenza dell’arabo. Nel 2002, dopo l’11 settembre 2001, decide di mettersi in proprio e fonda con l’amico Josh Devon (suo collega all’Investigative Project) il Search for International Terrorist Entities (SITE) Institute, organizzazione no-profit, che nel 2008 si trasforma in SITE Intelligence Group, organizzazione for-profit. La distinzione, visto che sono in ballo i soldi, è importante. Con sede a Bethesda, nello Stato del Maryland, oggi SITE è diventato il punto di riferimento nello scovare e analizzare la miriade di filmati e informazioni che i gruppi terroristici, a cominciare da quelli islamici, riversano nella Rete, dove fanno propaganda e reclutano nuovi miliziani. Ed è proprio questa l’accusa che viene rivolta a Rita Katz e al suo staff, cioè quello di essere la grancassa degli uomini dell’Isis. Quando non l’accusano di essere una spia del Mossad, i Servizi segreti di Israele.