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 2015  febbraio 21 Sabato calendario

STOP ALLE COMPARTECIPAZIONI, UDINESE IN ROSSO

Dall’utile record di 32,27 milioni al rosso di 12,13 milioni di euro. La parabola negativa dei risultati sportivi dell’Udinese Calcio (13ma nello scorso campionato alla pari con il Genoa, stessa posizione attuale in serie A) contagia anche i conti del club.
Il bilancio dell’esercizio terminato il 30 giugno 2014si è chiuso in rosso dopo tre esercizi consecutivi in attivo, nei quali c’era stato un utile complessivo di 43,94 milioni. Questo risultato è inconsueto per un club attento alla gestione dei conti e a mantenere una squadra competitiva, a ridosso delle grandi: l’ultima perdita risale al 2009-2010, -6,9 milioni.
Secondo il club di Gino Pozzo (ma il controllo con il 99,43% fa sempre capo a una società lussemburghese, Gesapar Sa) la perdita è dovuta alla chiusura «forzata» delle compartecipazioni di calciatori, imposta dalla Figc con un comunicato il 27 maggio 2014. Il regime delle compartecipazioni dovrà cessare entro il 30 giugno 2015.
Sono stati soprattutto i club di media grandezza a ricorrere alle comproprietà, per far crescere i giovani collocandoli in altre squadre (o viceversa) e poter incamerare metà dell’eventuale incremento di valore. Alcune squadre però hanno abusato delle comproprietà, dando vita a un carosello di scambi che gonfiavano i valori attraverso plusvalenze non corrispondenti alla realtà.
L’Udinese ha anticipato l’estinzione di quasi tutte le comproprietà nel bilancio della scorsa stagione. Nella relazione al bilancio si legge che la «modifica sostanziale della normativa ha reso necessaria la risoluzione, pur a condizioni non vantaggiose», di 5 compartecipazioni «con un impatto negativo complessivo» di 12,98 milioni: riguardano Nico Lopez (con l’As Roma), Pablo Armero (Napoli), Paulo Barreto (Torino), Daniele Mori (Brescia), Neuton (Novara). Fonti della società riferiscono che si è conclusa anche la compartecipazione di Maurizio Isla con la Juventus, con una perdita secca di 4,9 milioni.
Ma anche altri fattori hanno influenzato i conti. L’utile del 2013, probabilmente il più alto mai raggiunto da una squadra di calcio italiana, era frutto soprattutto dei 71 milioni di plusvalenze nette nel calciomercato. E questa voce si è ridotta a 17,8 milioni nel bilancio al 30 giugno 2014.
A beneficio dei conti ci sono anche proventi finanziari per le cessioni, ponendo fine alla comproprietà, di Juan Guillermo Cuadrado alla Fiorentina (7 milioni) e Antono Candreva alla Lazio (2,5 milioni).
I ricavi (valore della produzione) sono diminuiti del 15,5% a 56 milioni, perché la squadra non ha partecipato a competizioni europee. La voce più importante sono i proventi televisivi, 36,6 milioni contro i 38,5 della stagione precedente. I costi del personale sono diminuiti da 32,1 a 30,2 milioni. Il monte debiti complessivo si è ridotto da 137,2 a 123,6 milioni, ma si sono ridotti di più i crediti, da 123,5 a 101,8 milioni. Ci sono debiti verso banche per 4,3 milioni e debiti per factoring con Unicredit e Mps per quasi 34 milioni.
L’Udinese sta realizzando lo stadio di proprietà con 25mila posti. Vengono rifatti tre lati dello stadio Friuli, eccetto la tribuna centrale, il costo totale è previsto in circa 30 milioni. L’inaugurazione del nuovo impianto è prevista il 15 dicembre 2015. Con il nuovo stadio il club prevede di aumentare i ricavi da stadio e migliorare i risultati.
Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore 21/2/2015