Filippo Facci, Libero 21/2/2015, 21 febbraio 2015
CORSIVI - E
perché l’Olanda dovrebbe pagare i danni? L’Olanda non era il padre, l’hooligan non era il figlio, tantomeno il figlio era minorenne: la responsabilità resta personale e quindi dovrebbe pagare unicamente l’idiota che ha sfregiato la fontana del Bernini e tutto il resto; poi se non l’hanno beccato - se uno Stato non è stato capace di individuare uno o più ubriachi che si sono messi a spaccare tutto nel centro storico di Roma, forse il centro storico più famoso del mondo, con mille telecamere in giro - beh, allora non è che si può andare a frignare dall’ambasciatore. Se domani vado a San Pietroburgo e mi metto a tirare bottigliate all’Ermitage, dite, credete che paghi lo Stato italiano? Mi mandano in Siberia, e non mi fanno tornare sinché non ho rifuso sino all’ultimo rublo: ma vale anche per nazioni più normali. Detto questo, l’Olanda poteva fare un gesto: non l’ha fatto, amen. Chiederglielo direttamente, come ha fatto il sindaco Marino, era quantomeno sgraziato: ma amen anche per Marino, ormai. Abbiamo da scegliere se prendercela col sindaco, col prefetto, col questore, col ministro e persino coi quattro o cinque hooligans che siamo riusciti a ingabbiare: ma che sono inquisiti per resistenza e lesioni, non per danneggiamento e dintorni. Insomma il Feyenoord ha pareggiato, ma i tifosi hanno vinto. Anche se non ci sono stati morti - si difendono le forze dell’ordine - e bene così: del resto Colosseo è ancora in piedi.