Corriere della Sera 17/2/2015, 17 febbraio 2015
ZAVAROV
Aleksandr Zavarov non gioca sulla linea del fronte: il calciatore ucraino, leggenda della Dinamo Kiev che alla fine degli anni Ottanta militò anche nella Juventus, non ha alcuna intenzione di partire per il Donbass per fronteggiare i ribelli filorussi come chiedono le autorità. Malgrado gli sia arrivata la cartolina precetto che in teoria lo richiama a vestire l’uniforme, l’attuale vice allenatore della nazionale ucraina ha escluso in un’intervista l’eventualità di imbracciare il fucile contro i separatisti che controllano le regioni dell’est del Paese dove egli stesso è nato. «Posso dire solo una cosa — ha tagliato corto il 53enne centrocampista che nel 1988 approdò con la maglia della nazionale sovietica a giocarsi la finale dell’Europeo sfidando l’Olanda di Gullit e Van Basten — Io non andrò mai a fare la guerra dove vivono i miei figli e sono sepolti i miei genitori. Voglio che arrivi la pace». Zavarov è nato nel 1961 a Lugansk, principale roccaforte dei ribelli assieme a Donetsk. E non è disposto a sventolare i colori gialloblu sul campo di battaglia. Zavarov non sarebbe l’unica stella del calcio ucraino in odore di «diserzione»: anche l’ex giocatore Yuriy Syvukha, oggi preparatore dei portieri della nazionale, si sarebbe rifiutato .