Roberta Castellarin, MilanoFinanza 18/2/2015, 18 febbraio 2015
A WALL STREET 2014 DA RECORD PER DIVIDENDI E BUYBACK
Il 75% delle società statunitensi comprese nell’indice S&P 500 ha già diffuso i risultati del 2014, da cui è emerso che il monte-dividendi distribuito quest’anno raggiungerà l’importo record di 350 miliardi di dollari. Anche dal punto di vista dei buyback il 2014 sarà ricordato come un anno da record.
Tra cedole e riacquisti, Standard&Poor’s stima che gli azionisti potranno contare su 900 miliardi di dollari di remunerazione. Un numero così generoso non si vedeva dal 2007, quando il totale ammontò a 846 miliardi. Il calcolo lo ha fatto Howard Silverblatt, senior index analyst dell’S&P Dow Jones index. L’analisi condotta da Silverblatt conferma che la generosità nel remunerare gli azionisti è stata una tendenza dominante del quarto trimestre 2014, con cedole per 92,8 miliardi, che portano quindi il totale annuale a 350,4 miliardi. In totale l’ammontare dei buyback nel quarto trimestre è stato più basso rispetto al terzo, ma a pesare sono stati soprattutto Apple e Monsanto, perché negli altri caso il livello di riacquisti di azioni proprie è rimasto costante. In particolare, Apple nel quarto trimestre ha riacquistato titoli per 5 miliardi contro i 17 del terzo trimestre, mentre Monsanto è scesa da 6,17 miliardi a 296 milioni nello stesso periodo. Nel corso dell’intero 2014 i buyback sono stati importanti e hanno coinvolto molte società. In particolare, Apple ha riacquistato azioni per 45 miliardi contro i 25,9 dell’anno precedente, Intel per 10,8 miliardi, Boeing per 6 miliardi contro l’1,8 miliardi del 2013. D’altronde i buyback hanno un ruolo decisivo nella politica di remunerazione degli azionisti da parte delle blue chip americane quotate; dalla fine degli anni 90 il riacquisto di azioni proprie ha preso sempre più piede sorpassando per ammontare i dividendi pagati cash e diventando la forma dominante di remunerazione degli azionisti per le aziende quotate a Wall Street.
Roberta Castellarin, MilanoFinanza 18/2/2015