Mario Sconcerti, Corriere della Sera 14/2/2015, 14 febbraio 2015
IL VERO SENSO DELLO SPORT È GARANTIRE REGOLE UGUALI LOTITO VIA DALLA FEDERAZIONE
Lotito dice malissimo cose vere e inaccettabili. Dimentica che il vero affare del calcio sono le sue varianti qualunque prezzo abbiano. E che deve essere il calcio a costruire in ogni angolo del business la ricchezza che gli viene data. Mentre quello italiano è da terzo mondo per i servizi che offre e la bassa onestà che manifesta. Dimentica Lotito che proprio in questi giorni ha fatto un sostanziale passo avanti un’inchiesta penale che coinvolge più di cento tesserati il cui bisogno più urgente era far soldi attraverso risultati truccati. Dimentica che la bellezza del calcio è sempre stato offrire stesse regole a tutti, stesse possibilità. Rende inutile Lotito, con queste sue dichiarazioni rubate, l’intero business della gara perché non c’è gara reale quando si preferiscono dei vincitori e su quelli si fanno affari. E se non c’è gara, non solo non c’è sport, cosa di cui a molti altri Lotito interessa poco, ma non c’è nemmeno il piacere dei soldi a partecipare all’affare. Quello che Lotito teme, cioè la noia delle televisioni, dei grandi sponsor, non dipende dalla partecipazione di una o due squadre di provincia. Sopravviene quando il cliente dello spettacolo è stanco di passare dai tornelli, di pagare un biglietto per essere perquisito, di vedere uno spettacolo non all’altezza, pieno di persone disposte a truffare. Quando il ritorno per chi investe è una cattiva pubblicità. E le cose dette da Lotito sono esattamente questo, le confessioni troppo furbe di chi è convinto di aver scoperto l’acqua calda e di poterci a qualunque costo fondare sopra un impero. Gli inviti che fa alla serie B perché frutti vincitori spendibili sono molto vicini all’irregolarità. Se si pensa che Lotito rappresenta in questo momento la quint’essenza della politica federale, direi che andiamo anche più in là, verso una storia inquietante dove si adombra l’interesse per un vero illecito di stato. Non è un caso che le sue dichiarazioni siano state raccolte in modo altrettanto illecito. Questo è il calcio. C’è qualcosa di vero? Fosse per il calcio la serie A sarebbe definita dai bacini di utenza , Bari e Bologna sempre in serie A, Empoli e Sassuolo sempre in B, quattro esempi fra i possibili. Ma essere realisti non assolve se va contro le regole. Lotito è caduto in una trappola che lui stesso si era preparato da tempo parlando con orgoglio delle sue pulizie genetiche. E che sia grave l’infortunio è confermato dalla velocità con cui l’amico Tavecchio lo ha lasciato solo sull’argomento. Di sicuro Lotito non può più fare il consigliere federale. Di sicuro Tavecchio dovrà dare altre assicurazioni. Ma soprattutto il calcio dovrà con forza rassicurare sulla sua voglia di rimanere uno sport.