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 2015  febbraio 15 Domenica calendario

MATTARELLA A PALERMO SENZA IL VOLO DI STATO

Dopo la Panda, il volo di linea. Pure da Presidente, Mattarella rimane ligio alla serena consuetudine che aveva da giudice della Consulta, di tornare a Palermo nel weekend con l’ormai ex compagnia di bandiera. Anche ieri, con una scorta ridottissima, si è presentato all’imbarco come se fosse un viaggiatore qualunque. Ha fatto la fila con gli altri, si è accomodato a bordo dell’aereo strapieno (qualche sedile dietro c’era un’intera squadra di calcio giovanile). L’Alitalia ha twittato, entusiasta: «Un passeggero normale, una persona speciale, buon viaggio Presidente!». Inutile dire che l’Airbus 321 è atterrato con cronometrica puntualità.
Un solo precedente
Viaggiare senza privilegi è un vecchio principio di Draghi, presidente della Bce. Ogni tanto capita anche agli uomini di governo. Prima d’ora però in Italia il Capo dello Stato aveva rinunciato al volo presidenziale solo una volta (Pertini), ancora per una trasferta privata. La politica plaude al gesto di rispetto per i conti pubblici, tutti d’accordo da sinistra a destra non senza ipocrisie. Piacevolmente sbalorditi i grillini, la Fucksia in modo particolare: «Grazie Presidente del bellissimo esempio contro i fasti della Casta!». Il ministro dell’Interno personalmente loda «il messaggio di sobrietà e lo stile che rappresenta l’uomo». Alfano specifica poi che Mattarella resterà libero di scegliersi il mezzo di trasporto: potrà optare per quello pubblico come pure per «l’aereo blu», e sarà una scelta legata all’opportunità. In ambienti della sicurezza viene fatto osservare che, se sistematicamente Mattarella scegliesse i voli di linea, il Roma-Palermo delle ore 15 si trasformerebbe in una delle tratte più sorvegliate del pianeta, con un controllo minuzioso di chiunque volesse salire a bordo (specie se di fede islamica). Si porrebbe inoltre il «che fare» della flotta aerea di Stato, che costa anche da ferma, specie se dopo questo buon esempio scattasse un sano senso di emulazione tra le alte cariche, di cui per ora fa le spese il solo Renzi (tornato nel mirino dei Cinque stelle per la vacanza natalizia).
Una visita davvero privata
I cronisti sono stati tenuti alla larga quando Mattarella è entrato al cimitero di Castellammare del Golfo, dove riposano la moglie Marisa, il fratello Piersanti e i genitori. Neppure una dichiarazione, ma solo sorrisi alle telecamere, quando è giunto a casa in via Libertà, accolto dagli applausi di parenti e vicini.
Ugo Magri, La Stampa 15/2/2015