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 2015  febbraio 16 Lunedì calendario

GIOIA «Gioiamo per il successo? No, ho parlato con Icardi e preferiamo non gioire…» (Roberto Mancini dopo la vittoria a Bergamo di domenica scorsa)

GIOIA «Gioiamo per il successo? No, ho parlato con Icardi e preferiamo non gioire…» (Roberto Mancini dopo la vittoria a Bergamo di domenica scorsa). PERBENE «Babacar è un ragazzo perbene e non me l’aspettavo…» (Vincenzo Montella e la gaffe sul suo attaccante). COMPLIMENTI «Galliani mi ha fatto i complimenti. Mi ha detto che siamo la squadra che gioca il calcio migliore in Italia. Ecco cosa si deve fare per risolvere i problemi del nostro calcio: lanciare i giovani e ritrovare l’amore per il gioco. Altre soluzioni sono miopi, come dividere gli introiti per diciotto squadre anziché venti» (l’allenatore dell’Empoli Maurizio Sarri). AMMAZZATO «Merito di giocare in Champions. Ne sono convinto. La scelta dell’allenatore mi ha ammazzato. Sento che avrei meritato un posto nella lista e altre persone mi hanno detto che ho ragione. Ero venuto a Manchester per giocare la Champions e Pellegrini mi ha negato questa possibilità» (Stevan Jovetic, escluso dal mister Pellegrini dalla lista Champions). MORDERE «Se scalpito? Ma certo. Quando vedo correre gli altri, mordo il manubrio. Vorrei prendere la bicicletta e gettarmi in. Ma le gare che contano davvero sono più avanti. E lì che devo essere pronto. E sto lavorando per esserlo» (Fabio Aru). ULTIMA «Il 2016 sarà la mia ultima stagione in gruppo. La mia carriera è nella parte finale. Non vedo me stesso con più di un contratto di un anno» (Alberto Contador, capitano della Tinkoff-Saxo, che a fine 2016 compirà 34 anni). K.O. «Non mi infastidisce il rilievo statistico che dice che sono il giocatore con più k.o. internazionali: giocassimo contro Nazionali del nostro livello o inferiori, il bilancio sarebbe diverso. Piuttosto, come movimento, dobbiamo ragionare in termini più generali. In questi 15 anni abbiamo fatto passi avanti, ma gli altri vanno a un’altra velocità. Il problema è sempre quello: va allargata la base, cominciando da un campionato di club più serio» (Marco Bortolami, il giocatore con più presenze nella Nazionale azzurra di rugby). ANCORA «L’altro giorno, al termine delle prove in officina, ho fotografato il motore della nuova Rossa. Mi sono commosso. Sembra di essere tornati al 2003, quando ebbe inizio un’avventura che in pochi anni ci regalò il mondiale. Proviamoci ancora» (Gigi Dall’Igna, l’ingegnere chiamato a rilanciare la Ducati).