Luca Dondoni, La Stampa 15/2/2015, 15 febbraio 2015
I vincitori: “Noi, tre ragazzi del Sud pronti a conquistare il mondo” Nati in un programma della Clerici, sono diventati famosi all’estero Luca Dondoni Il Volo, ovvero Piero Barone (di Agrigento), Ignazio Boschetto (bolognese di nascita residente a Marsala) e Gianluca Ginoble (abruzzese di Atri, residente a Roseto), nati tra il 1993 e il 1995, hanno confermato le previsioni di esperti we bookmaker e hanno vinto il 65° festival della canzone italiana di Sanremo, superando Nek e Malika Ayane
I vincitori: “Noi, tre ragazzi del Sud pronti a conquistare il mondo” Nati in un programma della Clerici, sono diventati famosi all’estero Luca Dondoni Il Volo, ovvero Piero Barone (di Agrigento), Ignazio Boschetto (bolognese di nascita residente a Marsala) e Gianluca Ginoble (abruzzese di Atri, residente a Roseto), nati tra il 1993 e il 1995, hanno confermato le previsioni di esperti we bookmaker e hanno vinto il 65° festival della canzone italiana di Sanremo, superando Nek e Malika Ayane. Considerati tra i favoriti già nel giorno in cui sono stati comunicati i partecipanti alla manifestazione, ma poco simpatici ai tanti giornalisti in sala stampa che a ogni esibizione li hanno accolti con sonori «buu» di disapprovazione, «i tre tenorini» (ma loro odiano sentirsi chiamare così e puntualizzano: «Oggi al massimo siamo due tenori e un baritono») non hanno mai perso l’ottimismo. Forse perché all’estero godono di una considerazione enorme, un successo vastissimo di cui in Italia non si aveva, finora, una reale comprensione. Negli Stati Uniti, loro terra d’adozione artistica, si sono permessi il lusso di duettare con Barbra Streisand in un tour di dodici concerti. Il manager Michele Torpedine ha sempre detto di confidare nel Festival, non tanto (non solo) per la speranza di salire sul gradino più alto del podio, quanto per cogliere l’opportunità di far sapere agli italiani quanto i ragazzi fossero cresciuti, dai tempi di Ti lascio una canzone, il talent show di Rai 1 condotto da Antonella Clerici che li mise insieme nel 2009. «A Sanremo abbiamo portato il nostro pop lirico - hanno detto - che recupera la tradizione melodica italiana ma in una versione più moderna. Ora facciamo pop lirico, un mix di classico e moderno. Di classico ci sono le nostre voci, ma il resto è chitarra elettrica e batteria». «Prendiamo tutto con molta umiltà – proseguono – Sanremo è e rimarrà per sempre il punto più alto della nostra carriera. Siamo tre ragazzi del Sud e le nostre famiglie seguono il Festival da sempre. Così quest’anno non gli è parso vero di poter venire con noi e vedere Sanremo a Sanremo». Ariosa e sentimentale, la loro Grande amore farà parte dell’album Sanremo grande amore che esce il 24 febbraio e che raccoglie le versioni de Il Volo di alcuni tra più celebri brani della storia del Festival. «Abbiamo dato a quei grandi successi una veste nuova - spiegano - in qualche caso più contemporanea e internazionale». Tra gli evergreen inclusi nell’album ci saranno L’immensità, Vacanze romane, Romantica, Piove. E poi Ancora, portata al successo da Eduardo De Crescenzo: i tre del Volo l’hanno fatta ascoltare nella serata di giovedì dedicata alle cover eccellenti e questa esibizione ha certamente contribuito alla vittoria finale. Proprio ieri il management dei tre «ex tenorini» ha reso note le date del nuovo tour italiano. Il debutto sarà all’Arena di Verona con un concerto-evento in programma il 21 maggio e, a seguire, l’11 luglio in Piazza Unità d’Italia a Trieste, il 12 agosto al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago e il 22 agosto al Teatro Antico di Taormina.