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 2015  febbraio 13 Venerdì calendario

IL PRIMO VOLO CADUTO PER IL “SELFIE” DEL PILOTA

Pedoni travolti mentre attraversano la strada con le cuffie che li isolano dai rumori o con gli occhi fissi sullo smartphone. Succede sempre più spesso, e qualcosa di simile capita anche a molti automobilisti: la guida distratta, dicono le statistiche delle agenzie federali per la sicurezza, è responsabile di almeno tremila incidenti mortali l’anno, negli Stati Uniti. In un caso su dieci, sostiene il ministero del Trasporti, c’è di mezzo un telefonino. Ma ora lo Stato del Colorado conquista un altro ben poco invidiabile primato: prima regione nella quale un aereo è caduto a causa della negligenza del pilota, distratto dai “selfie” che stava scattando a sé stesso e al suo passeggero quando ha perso il controllo del velivolo. Il Cessna 150 precipitato a Watkins (mesi fa, ma le indagini si sono concluse solo ora) stava facendo un volo notturno: pilota e passeggero sono morti. L’aeroplanino non ha la scatola nera, ma il sistema di registrazione delle videocamere GoPro ha consentito di ricostruire l’accaduto. Raffiche di “selfie”, il pilota che si è sparato in faccia il “flash” nella notte, perdendo l’orientamento. È solo l’inizio, avvertono gli esperti, visto che molti piloti confessano candidamente che, quando sono ai comandi, durante un lungo volo, combattono la noia coi loro “device” elettronici.