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 2015  febbraio 12 Giovedì calendario

B. RESTA UN CAV. VERO E PROPRIO

Silvio Berlusconi, si sa, s’infastidisce per faccenduole, che gli procurano palpabili irritazioni. Per esempio, non tollera la satira antiberlusconiana delle vignette di Emilio Giannelli sulla prima del Corriere. Ultimamente, è scocciato perché i giornali lo trattano da «ex Cavaliere»: l’ha detto più volte. A Carlo Tecce del Fatto Quotidiano ha spiegato: «Non sopporto una cosa di voi, davvero mi dà fastidio. Mi fate una cortesia? Mi chiedo: perché mi chiamate ex Cavaliere? Non va bene chiamarmi Berlusconi? Silvio? O persino B.? Io sono un Cavaliere, e presto vedrete il mio ritorno». In altra circostanza, intervenendo al «Parlamento virtuale» dell’amico Gianfranco Rotondi, si è doluto di essere bollato «da tutti i giornali come il condannato, il pregiudicato, il detenuto» e, attenzione, come «l’ex Cavaliere». «Non è vero niente», ha spiegato, «sono ancora cavaliere del lavoro, per tutto quello che ho fatto da imprenditore».
Dunque, l’essere definito «ex Cavaliere» gli sta sul gozzo. Questa avversione è curiosa, tuttavia, nel merito, Berlusconi ha ragione: nessuno l’ha privato del titolo. Sarebbe stato necessario un decreto di revoca del titolo, firmato dal presidente della Repubblica. Quel decreto non risulta essere mai stato emanato. Infatti, il sito delle onorificenze della Presidenza della Repubblica registra regolarmente Berlusconi, insignito del cavalierato del lavoro nel 1977. Anche il sito della Federazione dei cavalieri del lavoro riporta il nome d Berlusconi, non associato alla Federazione ma egualmente cavaliere.
Per una controprova, basta cercare un insignito in disgrazia, per esempio Calisto Tanzi (Parmalat): nel sito della Presidenza della Repubblica, non compare; ed è assente nell’elenco dei cavalieri del lavoro, consultabile nel sito della Federazione. Il Cav, dunque, è sempre Cav. Chi lo definisce «ex Cav» sbaglia. Certo, adesso che la sensibilità di B. per questo particolare è stata da lui stesso esternata, c’è da attendersi che, per recargli maggior dispetto, cresca il numero delle citazioni come «ex Cav».
Cesare Maffi