Andrea Giacobino, MilanoFinanza 12/2/2015, 12 febbraio 2015
CIPRIANI RICAPITALIZZA IL MITICO HARRY’S BAR
Arrigo Cipriani, patron dello storico Harry’s Bar di Venezia, e i suoi soci mettono oltre un milione per raddrizzare i conti e trattano una rimodulazione del debito con i due principali creditori, Banca popolare di Vicenza e Banco Popolare , esposti per 5,3 milioni. Pochi giorno fa in Laguna si è svolta l’assemblea della Cipriani spa, la capogruppo di cui il celebre chef è azionista assieme a Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, i due manager del fondo Blue Skye Investment entrati, tramite la lussemburghese C Management. I soci hanno preso atto che il 2013 si è chiuso con un perdita di 251 mila euro, migliore del passivo di oltre 1,2 milioni dell’anno prima che però si aggiunge ai 3,4 milioni di passivo portato a nuovo determinando quindi l’insorgere, ai sensi dell’articolo 2446, di un’emergenza patrimoniale perché le perdite hanno eroso oltre un terzo del capitale di 850 mila euro. Ma gli azionisti hanno aumentato anno su anno i versamenti in conto futuro aumento di capitale da 1,2 a 2,1 milioni e immesso altri 279 mila euro in conto copertura perdite. D’Avanzo in assemblea ha aggiunto che «l’operazione di riscadenzamento dei debiti verso gli istituti di credito è oggetto di nuova rivisitazione al fine di ottenere un miglior equilibrio rispetto all’andamento della gestione corrente». Bpvi e Banco hanno concesso a Cipriani nel 2012 una moratoria sui debiti fino al 2016, chiedendogli però di fare un passo indietro nella gestione a favore dei due manager del fondo Blue Skye. Resta, però, il calo del fatturato a 6,8 milioni dai 7 milioni del 2011, mentre l’ebitda, anche grazie a una riduzione dei costi del personale, è arrivato in territorio positivo per 572 mila euro e il numero di coperti è salito anno su anno da 46 mila a oltre 48 mila.
Andrea Giacobino, MilanoFinanza 12/2/2015