Lisa Signorile, National Geographic 2/2015, 11 febbraio 2015
PINK POWER
La jacana dai barbigli (Jacana jacana) è un uccello sudamericano in grado di scuotere le fondamenta di molti dei nostri pregiudizi ornitologici. Il fatto che sia chiamato “uccello Gesù" perché apparentemente in grado di camminare sull’acqua aiuta a farci capire che siamo di fronte a un animale insolito: le dita delle zampe sono molto allungate e questi immensi piedi consentono all’animale di distribuire il peso del corpo in modo da poter camminare sulla delicata vegetazione acquatica, laddove tutti gli altri affonderebbero.
Stiamo parlando di un trampoliere alto una ventina di centimetri, quindi relativamente pesante.
La caratteristica più insolita di questi uccelli è però il loro modo di riprodursi: sono infatti tra i rari uccelli poliandrici, ovvero le femmine si accoppiano con molti maschi, che invece sono monogami.
Il maschio si fa corteggiare dalla femmina e le prepara il nido. Lei depone di solito quattro uova per ogni maschio e il suo compito di madre termina lasciando le uova nel nido di lui; passa il resto del suo tempo a difendere un territorio grande quanto due campi di calcio e ad assicurarsi che nessun’altra femmina insidi uno dei suoi compagni, se necessario lottando con lo sperone sulle ali, affilato e a strati come l’unghia di un gatto. Il maschio, invece, cova le uova tenendole tra le ali e il corpo per 28 giorni e si occupa di proteggere e svezzare i pulcini per 50-60 giorni dopo la schiusa delle uova.
Quando vi è poliandria nel mondo degli uccelli, come nel caso dei falaropi, del piviere tortolino e del beccaccino dorato, di solito la femmina è più colorata del maschio, mentre tra gli uccelli poligami è il maschio a sfoggiare più colori, come nel caso dei polli. Nel caso della jacana, maschio e femmina hanno invece lo stesso piumaggio, e le differenze consistono prevalentemente nelle dimensioni: “lei” è in media il 48 per cento più pesante di “lui” ed è stato dimostrato che più grandi sono le femmine e maggiore è il loro successo riproduttivo, e il numero di maschi del loro harem.
Gli uccelli con ruolo sessuale capovolto sono pochi e in genere la poliandria della femmina è sequenziale, cioè ha molti compagni nel corso della stagione riproduttiva, ma uno alla volta, come accade per il falaropo. La sequenzialità garantisce al maschio la paternità dei piccoli, con certezza maggiore che nelle specie che fanno coppia (nelle coppie stabili la genetica dimostra infedeltà).
Nel caso della jacana, invece, la poliandria simultanea, ovvero l’harem di maschi, fa sì che molti pulcini (fino al 29 per cento) di ogni nido siano figli di un altro dei maschi dell’harem.
Ciò pesa nell’investimento parentale di lui, ma aumenta la variabilità genetica dei figli di lei, il che evidentemente è un vantaggio evolutivo.
Pink power.
Lisa Signorile