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 2015  febbraio 10 Martedì calendario

Biografia di Barbie

Barbie per Sette - Nel quarto trimestre del 2014 le vendite della Barbie sono calate del 21% e quelle dei marchi Mattel Girls e Boys dell’11%. I titoli Mattel hanno risentito dei conti e hanno portato le perdite al 14%. L’amministratore delegato, Bryan Stockton, si è dovuto dimettere. Ruth Handler, creatrice della bambola Barbie, morta a Los Angeles sabato 27 aprile 2002 a 85 anni. Nacque a Denver da una famiglia di immigrati polacchi: il padre di cognome faceva Mosko ed era un fabbro che aveva disertato dall’esercito russo. Ruth, la più giovane di dieci figli, a 19 anni andò in vacanza in California e decise che non sarebbe tornata. Convinse il fidanzato Eliot Handler a seguirla, sposarla (nel ’38) e studiare design industriale. Quando Eliot si laureò, i due cominciarono a fabbricare suppellettili di plastica nel garage di casa. In pochi anni raggiunsero un fatturato di 2 milioni di dollari. Nel ’42 si associarono con Harold Mattson: dalla fusione dei nomi dei due, Matt ed El, nacque il marchio Mattel. Alla Mattel cominciarono coi pupazzi tradizionali. Così, quando la Handler propose una bambola adolescente, i maschi della ditta rifiutarono («Quale madre vuoi che compri alla figlia una tettona così?»). Non si arrese: nel ’56, durante un viaggio in Germania, vide esposta in vetrina una bambola di nome Lilli che sembrava una ballerina del varietà. La portò in California e pretese che la Mattel avviasse un progetto simile. Nel ’59, all’American Toy Fair di New York, esordì la Barbie, battezzata col nome della figlia di Ruth. Barbie, il cui nome completo è Barbara Millicent Roberts. Le dimensioni corrispondevano a un sesto di quelle di una persona. Il primo anno negli Usa ne furono vendute 351mila a tre dollari l’una. Lilli, antenata della Barbie. Protagonista di un fumetto tedesco pubblicato a partire dal 1952. L’autore, O. M. Hausser, l’aveva concepita come una donna emancipata che conduceva una vita assai disinvolta. Il fumetto riscosse un successo incredibile: bambole a immagine di Lilli, destinate soprattutto a un pubblico maschile, furono messe in vendita nei negozi di sali e tabacchi di tutta la Germania. Primo impiego della Barbie: hostess della Braniff Airlines. Più tardi fu: infermiera, veterinaria, astronauta, redattrice di moda, insegnante, pilota dell’aviazione, diplomatica, ambasciatrice dell’Unicef eccetera. Negli Stati Uniti la Barbie pasticciera costa circa 13 dollari, quella medico arriva fino a 30. L’economista Matthew Notowidigdo, dell’Università di Chicago, sostiene che la differenza di prezzo sia legata alle aspettative dei genitori: se pensano che giocare con la bambola medico possa portare le loro figlie a scegliere quella professione in futuro, saranno disposti a spendere di più, come se si trattasse di una sorta di investimento sul futuro. Fu modificata nel tempo: nel 1967 si aggiunsero le ciglia e il movimento del busto; nel 1971 lo sguardo, non più rivolto di lato, ma diretto in avanti; nel 1988 si alleggerì il trucco e si sperimentarono nuove pettinature. Nel 1968 venne commercializzato un modello di Barbie in grado di pronunciare sei frasi, fra cui: «Mi piace fare la modella», «Cosa devo indossare per la festa?», «Vuoi andare a fare compere?». Nel 1961 arrivò Ken (nome dell’altro figlio della creatrice Ruth Handler), il fidanzato di Barbie. Nel 2004 si disse che si erano lasciati. Sono di nuovo insieme, secondo la biografia ufficiale di Mattel, dal 2006. Nel frattempo, Barbie è stata fidanzata di Blaine, surfista. Nel 1980 la prima Barbie nera. Solo negli Usa, i collezionisti di Barbie sono almeno 250mila. La prima Barbie è quotata più di 27mila dollari. Il primo vestito indossato dalla Barbie nel ’59: romantico, in plumetis rosa pallido. Capelli raccolti, seno abbondante, vitino da vespa e fianchi snelli. La ricerca scientifica di Agnes Nairn, università di Bath, Inghilterra: sostiene che le bambine, a un certo punto, sviluppano odio verso le Barbie e gliene fanno di tutti i colori, le decapitano, le mutilano, le infilano nel forno a microonde. Pare sia un rito di passaggio. L’artista francese Vincent Bousserez prima fotografa la Barbie poi le applica bruciature, fori di proiettili, colpi di martello eccetera. L’americana Margaux Lange, invece, assembla pezzi sparsi della bambola (gambe, braccia, occhi, orecchie) e dei suoi accessori e li trasforma in bijoux. Il caso di un Edwards Dickinson, capo reparto in un magazzino di giocattoli di Washington, ossessionato dalla Barbie. Ogni mattina si mangiava cinque, sei teste della bambola e per mandarle giù ci beveva sopra del succo d’ananas, fino a quando non finì al pronto soccorso. Le Barbie vendute fino a oggi sono un miliardo. Il 90% delle bambine tra i 3 e i 10 anni ne ha almeno una. Anche Giovanni Paolo II possedeva una Barbie, con l’abito tradizionale polacco. Gliel’avevano regalata durante un viaggio in Messico. La Barbie più venduta della storia è la Totally Hair del 1992 con capelli lunghi 27 centimetri. Colore simbolo di Barbie: il rosa PMS 219. Tra i 70 stilisti che l’hanno vestita: Christian Dior, DKNY, Versace. I ricercatori del laboratorio di arti artificiali della Duke University, North Carolina, hanno scoperto che con le giunture usate dalla Mattel per le ginocchia di Barbie si potrebbero fabbricare dita finte per i mutilati. Barbie è alta 29 cm e pesa 205 grammi. Se fosse vera, peserebbe 49 kg e sarebbe alta 167 cm. Misure in questo caso: 90-46-84. Due catene di supermercati inglesi hanno chiesto alla Mattel di creare una Barbie taglia 46. Secondo Darrick Antell, chirurgo plastico newyorkese, per somigliare a Barbie una donna dovrebbe spendere almeno 58.760 dollari tra liposuzione, lifting e iscrizione alla palestra. Una donna su 13 ha il busto con le stesse proporzioni della Barbie. Problemi fisici di una donna in carne e ossa con le misure di Barbie: il collo lungo e sottile le impedirebbe di alzare la testa. Il girovita, più esiguo della circonferenza del cranio, non concederebbe spazio necessario a organi come il fegato e l’intestino. I polsi sottili le impedirebbero di sollevare qualsiasi peso. E gambe lunghe il 50 % in più delle braccia (di solito la differenza è del 20%) le renderebbero difficile camminare. Tanto più che i piedi hanno misure da bambino: sarebbe costretta a camminare a quattro zampe. Barbie ha quattro sorelle, due fratelli, 50 animali, amici in tutti i continenti. Ha avuto anche un’amica sulla sedia a rotelle, Becky, ritirata dal mercato perché la carrozzina non entrava nella casa di Barbie. Nella sua vita ci sono anche ville, camper, automobili, carrozze, elicotteri. Nel 1976 Barbie e Ken sono stati seppelliti insieme ad altre icone americane nella capsula del tempo dalla Smithsonian Institution di Washington. Sarà aperta nel 2076 per mostrare ai posteri come vivevano gli antenati. La Barbie più cara del mondo, comprata da un collezionista all’asta da Christie’s a New York per 302.500 dollari. Creata dal designer australiano Stefano Canturi in un solo esemplare, porta un abito da sera nero, un anello e un collier di diamanti rosa e bianchi.