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 2015  febbraio 08 Domenica calendario

LA TIRANNIA DELLA GRECIA SULLA GERMANIA (O SULL’OCSE...)

Tranquilli, non sono andato fuori di testa. Il titolo che ho scelto riprende il titolo di un classico, scritto da Eliza Marian Butler, sull’ossessione della cultura tedesca per l’antica Grecia, e non ha niente a che vedere con gli attuali problemi di politica economica. Mi è venuto in mente mentre leggevo le riflessioni dell’economista Simon Wren-Lewis che ha formulato due ipotesi per il disastroso piano di austerità del 2010 (le trovate qui: bit.ly/1CWutmd). La prima ipotesi è che si sia trattato solo di sfortuna: la Grecia è saltata alla fine del 2009 e subito sono partite le false analogie fra i problemi economici greci e quelli degli altri Paesi. Quella ellenizzazione del dibattito può essere descritta come una tirannia della Grecia, ma più che sulla Germania, sull’Ocse in generale.
La seconda ipotesi è che la Grecia non è stata altro che uno strumento di comodo per chi avrebbe comunque adottato una politica sbagliata; se non ci fossero stati i guai economici della Grecia, avrebbe trovato altre scuse. Figuratevi che poco tempo fa Nick Clegg, il vicepremier britannico, ha dichiarato in un editoriale sul Telegraph, che quanto che è accaduto recentemente in Grecia conferma la validità delle politiche di austerità.
Io propendo più per la seconda ipotesi, non solo per le ragioni illustrate da Wren-Lewis, ma per quello che ho sentito nell’autunno 2009, prima che la Grecia saltasse e cioè che anche all’interno dell’amministrazione Obama e nonostante i costi del prestito bassissimi, molte autorità erano riuscite a convincersi e a convincere tutti che la posizione fiscale degli Usa era fragile. E non l’ho sentito soltanto io.
Di sicuro la Grecia ha facilitato l’inghippo. Ma quella ostinata ossessione per il deficit davanti a una disoccupazione di massa è stata molto pervasiva.
Uscire dall’euro?
Perché si discute su una possibile uscita della Grecia dall’euro? Una prima risposta sarebbe: per le banche greche, che dipendono dalla disponibilità di un prestatore di ultima istanza, un ruolo che il governo di Atene non è in grado di assolvere perché non ha più una sua moneta, ha perso la sovranità monetaria.
E questo significa che se la Grecia fosse costretta a uscire dall’euro sarebbe perché Bruxelles e Francoforte hanno di fatto deciso di tenere in ostaggio il sistema bancario greco e la Grecia si è rifiutata di pagare il riscatto. Una prospettiva un tantino diversa, non credete?
Paul Krugman, Il Sole 24 Ore 8/2/2015