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 2015  febbraio 10 Martedì calendario

Obama minaccia l’intervento militare in Ucraina • Un’altra strage di migranti nel canale di Sicilia • Con la lista Falciani il fisco ha recuperato finora 30 milioni di euro • La metà degli italiani guadagna meno di 30mila euro l’anno • Tre milioni di italiani sono poveri pur avendo un lavoro • Antonio Conte accusato di frode sportiva • Inizia il Festival di Sanremo• Cracco criticato per l’aglio nell’amatriciana Putin Al termine di un incontro alla Casa Bianca con Angela Merkel, Barack Obama sulla crisi ucraina: «Bisogna andare avanti con le sanzioni

Obama minaccia l’intervento militare in Ucraina • Un’altra strage di migranti nel canale di Sicilia • Con la lista Falciani il fisco ha recuperato finora 30 milioni di euro • La metà degli italiani guadagna meno di 30mila euro l’anno • Tre milioni di italiani sono poveri pur avendo un lavoro • Antonio Conte accusato di frode sportiva • Inizia il Festival di Sanremo• Cracco criticato per l’aglio nell’amatriciana Putin Al termine di un incontro alla Casa Bianca con Angela Merkel, Barack Obama sulla crisi ucraina: «Bisogna andare avanti con le sanzioni. Ma se la diplomazia dovesse fallire, la possibilità di fornire armi letali difensive è una delle opzioni che viene esaminata e valutata». Più cauta la posizione della cancelliera tedesca (e dell’Ue) che ha ribadito il no a qualsiasi soluzione militare della crisi pur giudicando la Russia colpevole di aver «violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk». Putin in un’intervista ha ribadito che sono gli ultranazionalisti di Kiev ad aver iniziato e a continuare la guerra. Ha inoltre ammonito: «Nessuno ha mai parlato al presidente col tono di un ultimatum e non potrebbe farlo nemmeno se lo volesse». Tutto quello che è successo finora è colpa di Washington e di alcuni Paesi europei, «che si sono considerati “vincitori” della Guerra fredda e hanno voluto imporre la loro volontà ovunque». Migranti/1 Gli scafisti hanno abbandonato un gommone di migranti nel canale di Sicilia. Erano 106 a bordo, se ne sono salvati 77: gli altri sono morti per il freddo e gli stenti. Ieri sono stati avvistati altri due gommoni alla deriva, sempre davanti alle coste libiche. Su uno c’erano due migranti, sull’altro sette: sono stati raggiunti e salvati da un mercantile. Uno di loro avrebbe raccontato che quando sono salpati erano oltre un centinaio. Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, teme che la sua isola torni frontiera di dolore. «I 366 morti del 3 ottobre 2013 non sono serviti a niente, le parole del Papa non sono servite a niente. Così non si può continuare. Siamo stati lasciati ancora una volta soli dall’Europa. È una vergogna». Migranti/2 La linea del Viminale è quella di proseguire con l’operazione “Triton”. I mezzi di soccorso si muoveranno soltanto in caso di grave pericolo perché la loro presenza in acque internazionali o addirittura di fronte alle coste libiche e turche «rischia di incoraggiare le partenze», come hanno ribadito nel corso dell’ultima riunione anche i vertici di “Frontex”, la struttura dell’Unione Europea che ha il compito di pianificare le politiche dell’immigrazione condivise da più Stati membri. I dati aggiornati a ieri documentano 32 sbarchi di migranti dall’inizio dell’anno per un totale di 3.815 persone, compresi 241 minori non accompagnati, il 60% in più dello stesso periodo del 2014. Al momento rimangono invariati il numero dei mezzi e l’entità dei finanziamenti: 2 milioni e 900mila euro mensili messi a disposizione della Ue per coprire il tutte le spese sostenute dagli Stati stranieri e il 38% di quelle affrontate dall’Italia. I mezzi navali costano tra 550 e 1.000 euro l’ora, gli aerei circa 3.500 euro. Evasori È dalla primavera del 2014 che gli investigatori della Guardia di Finanza di Torino spulciano la cosiddetta «nuova lista Falciani», cioè l’elenco dei contribuenti italiani presenti nei file trafugati dall’ex informatico Hervé Falciani nel 2008 dalla filiale di Ginevra della Hsbc Private Bank. si parla di «nuova lista» perché un primo elenco di 7mila nominativi era già stato fornito alla Procura di Torino da quella di Nizza nel 2010. Una lista grazie alla quale le fiamme gialle hanno contestato redditi non dichiarati per 741 milioni di euro. Questa volta invece le carte arrivano da Madrid, visto che da tempo Falciani collabora anche con le autorità fiscali spagnole. Nella nuova lista comparirebbero sia i vecchi nomi del 2010, sia qualche centinaio di depositanti che non facevano parte della precedente lista. Ieri è stato tracciato un bilancio aggiornato: sui 5.439 nominativi segnalati ai vari reparti territoriali nel 2010 sono stati conclusi 3.276 interventi ispettivi, dai quali sono emersi 741 milioni di imposte sui redditi evase e 4,5 milioni di Iva non versata. Le altre posizioni non sono state esaminate perché i titolari non avevano effettuato movimentazioni. I denunciati per reati tributari sono stati 190, gli evasori totali scoperti 101. Fino a oggi il Fisco ha potuto riscuotere circa 30 milioni di euro. Dalle ispezioni è emerso che circa un terzo delle persone coinvolte (1.264) aveva fatto ricorso allo scudo fiscale del 2009 facendo rientrare in Italia circa 1,67 miliardi di euro, sui circa 7,4miliardi di dollari di depositi italiani nella Hsbc svizzera. Redditi Secondo l’analisi fatta dall’Istat su redditi e condizioni di vita (dati 2012) oltre la metà degli italiani (il 54%) può contare su una disponibilità annua fra 10mila e 30mila euro. Fra 30mila e 70mila euro vive un altro 17,6% della popolazione. Oltre la metà degli autonomi (il 55,6%) dichiara redditi lordi inferiori sotto 15mila euro, un tetto entro il quale si muove invece il 39,1% del lavoro dipendente. Le donne italiane continuano a guadagnare meno degli uomini: la retribuzione netta femminile è in media il 79% di quella maschile (14.391 euro contro 18.211). Nelle famiglie giovani del Mezzogiorno (capofamiglia under 35 anni) fra il 2007 e il 2012 le disponibilità sono crollate del 24,8%, mentre al Nord sono aumentate dell’1,7%. Working poor In Italia ci sono 3 milioni e 750mila working poor, cioè persone che guadagnano circa 800 euro netti al mese. Rappresentano circa il 16% degli occupati. Solo nel lavoro subordinato sono cresciuti di oltre 600mila unità tra il 2008 e il 2013: erano 2 milioni e 287mila, sono arrivati a 2 milioni e 970mila. Tra gli autonomi sono arrivati a 780mila unità coloro che hanno un reddito netto orario inferiore ai 2/3 del reddito orario mediano. Vuol dire che prendono meno di 4,8 euro all’ora, mentre per i dipendenti la “soglia povertà” è di 6,2 euro all’ora. Calcioscommesse Dopo quattro anni di lavoro investigativo, il procuratore di Cremona Roberto Di Martino chiude l’inchiesta sul calcioscommesse. Di 203 indagati, ne sono rimasti 130. Tra questi anche Antonio Conte, per il quale cade l’accusa di associazione a delinquere, ma resta quella di frode sportiva per le partite del Siena (di cui nel 2011 era allenatore), contro Novara e Albinoleffe. Per AlbinoLeffe-Siena Conte è già stato squalificato per 4 mesi dalla giustizia sportiva, che aveva però ridimensionato l’accusa a «omessa denuncia» (era stato invece assolto per Novara-Siena). Per la Procura di Cremona si tratta invece di due frodi. Confermata invece l’accusa di associazione a delinquere per Beppe Signori, esponente di spicco del famoso «gruppo dei bolognesi» (che poi nel 2011 confluì in quello facente capo «a Bellavista e ai cosiddetti “zingari” chiamati a sostituire o integrare i singaporiani nei finanziamenti»), l’ex calciatore dell’Atalanta Cristiano Doni (che con il supporto del «gruppo di Cervia» e usando «schede telefoniche dedicate» è accusato di aver manipolato almeno quattro partite dell’Atalanta), l’attuale capitano della Lazio Stefano Mauri (nei guai per Lazio-Genoa, 4-2, il 14/5/2011 e Lecce-Lazio, 2-4, il 22/5/2011), l’ex calciatore Stefano Bettarini e un’altra sessantina di persone, tra cui l’ex mister X Francesco Bazzani, per gli investigatori introdotto «negli ambienti del Modena, del Brescia, del Milan e della Lazio». Gli zingari, capeggiati da Ilievsky e Gegic, avevano anche stilato un tariffario: 50-60 mila euro per partite di C, 150-200 mila per quelle di B e 250-300 mila per quelle di A. Tra coloro che sono indagati per frode sportiva emerge invece a sorpresa l’allenatore dell’Atalanta Stefano Colantuono, che, assieme a Doni e al d.s. Zamagna, avrebbe cercato di manipolare Crotone-Atalanta (2-2, 22/4/2011). Sanremo/1 Stasera comincia il Festival di Sanremo. Il presentatore è Carlo Conti, il quale tiene a far sapere che Pippo Baudo gli ha detto: «È come se fossi lì con te». Apriranno la serata Al Bano e Romina Power che canteranno Felicità. Le vallette: le due cantanti Emma e Arisa (entrambi già vincitrici di Festival) e Rocío Muñoz Morales, nuova compagna di Raoul Bova. Sanremo/2 Anticipazioni sugli abiti. Carlo Conti ha a disposizione smoking di Salvatore Ferragamo blu notte creati ad hoc da Massimiliano Giornetti. Rocío Muñoz Morales sarà stasera in Armani con gioielli Damiani, domani e giovedì in Roberto Cavalli Privé, chiuderà con Alberta Ferretti. Emma stasera si affida a Francesco Scognamiglio per abiti bustier supersexy e pare si sia comprata le altre mise. Arisa ha scelto gli smoking-vestito di Daniele Carlotta (ha disegnato l’abito da sposa di Belén). Sanremo/3 Favoriti, secondo gli scommettitori, sono i tre ragazzi del trio Il Volo (due tenori e un baritono). Si chiamano Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, hanno costituito il gruppo nel 2009 a Ti lascio una canzone, il talent della Clerici con i bambini. Hanno piazzato un album nei primi dieci in classifica negli Stati Uniti, si sono esibiti con Placido Domingo, hanno fatto un tour con Barbra Streisand. Secondo Snai, il trio sarebbe il favorito con quota stabile a 2,50. Si allontana invece, ma di poco, Lorenzo Fragola che passa da 4,50 a 5,00. E scendono le quote per i Dear Jack: da 11 a 9,00. Le previsioni sono condivise anche da Stanleybet, anche se il podio si chiude in modo un po’ diverso: Alex Britti e, solo dopo, i Dear Jack. Ricetta Il comune di Amatrice, in provincia di Rieti, ha scritto un comunicato stampa per criticare Carlo Cracco, che nel programma C’è posta per te ma messo l’aglio nella ricetta dell’amatriciana. Hanno precisato: «Gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino» (Frenda, Cds).