Stefano Bucci, Corriere della Sera 7/2/2015, 7 febbraio 2015
UN GAUGUIN DA 300 MILIONI DI DOLLARI CHE BATTE TUTTI E FINISCE IN QATAR
Nel nuovo museo di Doha progettato da Jean Nouvel e che aprirà i battenti nel 2016 il suo posto è già pronto: accanto a Rothko, Warhol, Hirst e a tutti gli altri capolavori che la famiglia reale del Qatar ha messo insieme durante questi anni, in particolare grazie all’impegno (e al cospicuo patrimonio) della Sheikha Mayassa Al Thani, una delle 100 personalità più potenti del mondo dell’arte secondo «Times» e che della Qatar Museum Authority è indubbiamente l’anima. Un posto magari accanto a I giocatori di carte di Paul Cézanne, venduti nel 2011 per 250 milioni di dollari, fino a oggi il quadro più caro della storia. Record battuto, se le voci anticipate dal «New York Times» saranno definitivamente confermate, dai 300 milioni di dollari (circa 270 milioni di euro) appena conquistati da Nafea faa ipoipo dipinto da Paul Gauguin nel 1892 (un anno prima dei Giocatori di Cézanne) e sborsati ancora una volta, appunto, dalla famiglia reale del Qatar.
La vendita è stata ammessa dallo stesso (ormai ex) proprietario del Gauguin che raffigura due ragazze di Tahiti in un paesaggio polinesiano, il sessantaduenne Rudolf Staechlin, già esperto d’arte per Sotheby’s oggi residente in Svizzera (a Basilea). Staechlin durante la vita ha messo insieme una ventina di capolavori dell’impressionismo e del post-impressionismo (da Manet a Van Gogh), finora affidate in deposito al Kunstmuseum di Basilea: Nafea faa ipoipo (traducibile come «Quando ti sposerai?») era oltretutto esposto fino a pochi giorni fa nel museo, comparendo anche sulla copertina del catalogo che illustrava la collezione Staechlin. Per questo il sindaco della città elvetica, Guy Morin, si è detto molto dispiaciuto per la «perdita» del capolavoro.
Chi volesse vedere l’opera d’arte più cara del mondo prima che venga trasferita a Doha può comunque approfittare della mostra dedicata a Gauguin che si apre domani(fino al 28 giugno) alla Fondation Beyeler sempre di Basilea e che poi andrà in tour al Reina Sofia di Madrid e alla Phillips Collection di Washington. Per questo l’acquirente potrà ricevere il quadro solo nel gennaio del 2016, giusto in tempo per l’apertura del nuovo museo di Doha. Dal Qatar finora nessuna risposta ufficiale, ma il sito del museo riporta comunque le voci relative al nuovo acquisto.
Le due sensuali ragazze di Gauguin hanno dunque battuto i due malinconici giocatori di Cézanne: una competizione «in casa» che conferma le teorie di chi all’epoca della vendita dei Giocatori aveva prospettato «un radicale cambiamento del mercato e delle quotazioni». Perché gli importi pagati per Gauguin e Cézanne (300 e 250 milioni), sempre attraverso intermediari privati, sono lontanissimi da quelli sborsati per le opere che li seguono nell’elenco dei più cari di tutti i tempi: 119 milioni di dollari per L’Urlo di Munch; 106,5 per il Nudo, foglie verdi e busto di Picasso; 104 per L’Homme qui marche di Giacometti.