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 2015  febbraio 07 Sabato calendario

I SEGRETI DEGLI ENTI D’ORO

In un mondo con tassi a zero e con le banche sempre meno presenti nel portafoglio delle Fondazioni e costrette a distribuire meno cedole, la vita per questi enti diventa più difficile. Anche perché gli impegni sul territorio aumentano, in quanto le Fondazioni cercano di essere sempre più attive sul territorio di riferimento soprattutto sul fronte del welfare, dove lo Stato ha oggi meno risorse da impiegare. Ma nonostante tutto anche nel 2014 i loro investimenti finanziario hanno dato soddisfazioni, almeno stando alle anticipazioni sui bilanci dello scorso anno delle principali Fondazioni ex bancarie italiane. La ricetta? Un mix sempre più diversificato che dà più spazio alle azioni, agli investimenti alternativi, ma soprattutto ai fondi e alle gestioni. Il risparmio gestito infatti sta diventando sempre più presente nelle scelte di allocazione dei portafogli di questi investitori, alla ricerca di alternative, rispetto alle cedole delle obbligazioni, che non sono più generose come una volta, e ai dividendi delle banche, che si sono abbassati e contribuiscono meno al bilancio degli enti anche per via del progressivo disimpegno di questi ultimi dal capitale degli istituti di credito. Una mossa, quella di puntare sempre di più sui comparti di asset management, che mette le Fondazioni in buona e numerosa compagnia, se si pensa che l’anno scorso la raccolta netta in Italia dell’industria del risparmio gestito ha toccato quota 129 miliardi di euro, il massimo dal 1999 e il doppio rispetto al 2013. E i gestori scelti dalle Fondazioni hanno dato in molti casi buone soddisfazioni.
Per esempio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, tra le principali in Italia per patrimonio, sottolinea che tra gli strumenti gestiti il fondo che ha fornito il contributo maggiore nel 2014 è stato il Fondaco World Gov Active Beta, con un rendimento del 10,6%. La Fondazione piemontese ha anche aumentato la quota di polizze Vita, la cui consistenza è passata dai 78,6 milioni di euro di fine 2013 ai 95,5 di fine 2014. Lo scorso anno il portafoglio delle polizze a capitalizzazione della Cr Cuneo ha prodotto un rendimento medio del 3,3%. D’altra parte per la Cuneo si stanno assottigliando sempre di più i ricavi da dividendi della partecipazione in Ubi, l’istituto di riferimento di cui l’ente a fine 2014 deteneva il 2,23%. Nel 2013 l’ammontare dei dividendi arrivati da Ubi sul totale dei ricavi della Fondazione di Cuneo è stato dell’1,7%, mentre i restanti ricavi (98,3% del totale) sono arrivati dagli investimenti patrimoniali della Fondazione, tra cui anche quello in Cassa Depositi e Prestiti. Ubi nel 2013 ha staccato un dividendo di 0,05 euro per azione, mentre nel 2014 ha distribuito 0,06 euro per azione, un centesimo in più rispetto all’anno prima, ma comunque in netto calo rispetto a prima della crisi; basti pensare che Ubi era arrivata distribuire 0,95 euro sul bilancio 2007. L’ente cuneese ha anche investito una parte del patrimonio negli hedge fund. E in questo caso spicca il risultato del fondo Asian Managers Selection Fund di Global Selection Sgr, con un rendimento pari al 5,9%.
La Fondazione Cr Cuneo si è affidata a Fondaco sgr, di cui detiene l’8%, per gli investimenti finanziari. Mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona ha progressivamente aperto la gestione del proprio patrimonio a money manager esterni. L’ente segue direttamente gli investimenti del comparto obbligazionario, che a fine 2014 era di 241 milioni a valori di mercato ed era costituito prevalentemente da titoli di Stato italiani. La duration media del portafoglio è di un anno e mezzo. L’ente scaligero, tra gli azionisti di Unicredit, ha ottenuto dal reddito fisso buone soddisfazioni: il tasso interno di rendimento lordo stimato nel 2014, comprensivo di interessi, rivalutazioni e plusvalenze, è risultato del 6,3%. L’ente di Verona ha più che triplicato le risorse investite in fondi o sicav: erano 90 milioni nel 2013 e sono salite a 340 milioni a fine 2014. Il rendimento medio del comparto dei fondi e sicav è stato del 4,3% Mentre in totale la gestione finanziaria ha avuto nel 2014 un rendimento netto del 3% (escludendo plusvalenze e minusvalenze dell’1,95% netto), calcolato sul complesso delle attività di 2,2 miliardi. «La gestione degli attivi ha avuto come obiettivo la ricerca costante di investimenti in grado di generare un’adeguata redditività con profili di rischio prudenti», spiega il direttore generale Fausto Sinagra. «Nel corso del 2014 è proseguita la diversificazione degli asset patrimoniali volta ad assicurare, pur nei diversi andamenti congiunturali degli investimenti, adeguati flussi di cassa atti a garantire un significativo sostegno contributivo alle molteplici realtà dei territori».
La Compagnia di San Paolo ha ristrutturato il portafoglio di fondi e gestioni, che a fine 2013 risultava spalmato su una ventina di comparti per un controvalore di oltre 1,5 miliardi. Alla fine del 2014 invece l’ente azionista di Intesa Sanpaolo risultava investito per questo stesso importo nel fondo flessibile Fondaco Multi Asset gestito da Fondaco sgr, di cui l’ente torinese è azionista al 38%. Si tratta di un comparto che può variare la composizione spaziando tra le varie asset class a seconda delle condizioni di mercato. Il portafoglio complessivo di attività finanziarie della Compagnia di San Paolo ha realizzato nel 2014 una performance (total return) del 23%, escludendo gli investimenti mission related (cioè quelli dove l’investitore accetta ritorni economici inferiori o più a lungo termine di quanto offre il mercato a fronte di un beneficio per la collettività). A dare una spinta a questo risultato c’è la partecipazione in Intesa Sanpaolo che lo scorso anno ha garantito un rendimento complessivo del 38%. Mentre tra le diverse componenti del portafoglio gestito dell’ente torinese i fondi azionari hanno registrato un +13%, i fondi alternativi un +8%, i fondi obbligazionari governativi un +12%, i fondi obbligazionari corporate un +18% e i fondi monetari un +1%.
Roberta Castellarin e Paola Valentini, MilanoFinanza 7/2/2015