Antonella Baccaro, Corriere della Sera 7/2/2015, 7 febbraio 2015
Quante relazioni «in sordina» avete? Pensateci: ognuno di noi, che stia vivendo una storia d’amore oppure no, mantiene nel proprio raggio d’azione delle persone che hanno buone potenzialità di diventare nostri partner
Quante relazioni «in sordina» avete? Pensateci: ognuno di noi, che stia vivendo una storia d’amore oppure no, mantiene nel proprio raggio d’azione delle persone che hanno buone potenzialità di diventare nostri partner. Certo, se ci piacessero moltissimo non riusciremmo a relegarle in secondo piano. Ma alcune volte la mossa di lasciare in sospeso una potenziale relazione riesce per semplici motivi pratici: la persona in questione vive lontana, oppure è impegnata in quella che ci sembra una storia di passaggio, e così via. Un recente studio pubblicato dalla rivista internazionale «Computers in Human Behavior», e riportato da The Atlantic, si è occupato di queste interazioni in «sordina» definendo chi ne diventa oggetto come «una persona con cui non si è attualmente impegnati e con la quale si tiene un certo grado di comunicazione, al fine di di mantenere o stabilire la possibilità di un futuro coinvolgimento romantico e/o sessuale». L’autore principale dello studio, Jayson Dibble, sostiene che a volte i nostri partner potenziali sanno di essere tali, probabilmente perché il tipo di messaggio che mandiamo loro non si limita a un asettico «Ciao, come stai?» ma spesso si arricchisce di toni allusivi. Oggi il modo più frequente di mantenere le relazioni «in sordina» sono i social network , in particolare Facebook. Nel sondaggio che compare nello studio il 45% «palleggia» con gli sms, il 37% su Facebook, il 13% con chiamate telefoniche. Attenzione: non vi è alcuna differenza significativa tra il numero di relazioni «in sordina» tenute da persone impegnate e quello dei single. Anche grazie a Facebook, perchè una persona in coppia si allarma molto meno se il suo compagno scherza su Internet con qualcun altro, rispetto a quanto farebbe se l’amico virtuale venisse portato fuori a cena. Non solo: Facebook, grazie ai cambiamenti di «status», consente di sapere se la persona che c’interessa si è impegnata. Perciò, cari amici, se vedete il vostro partner smanettare sulla rete, meglio non sottovalutarlo. Lì, tra le faccette sorridenti, potrebbe celarsi il vostro potenziale rivale.