Vincenzo Bardo, il Venerdì 6/2/2015, 6 febbraio 2015
LA CINA AUMENTA LA PAGA AGLI STATALI E AL POLITBURO
La Cina premia i funzionari governativi: i circa 40 milioni di dipendenti statali hanno infatti ottenuto un aumento di stipendio, il primo dal 2006.
L’incremento varia a seconda del livello gerarchico d’appartenenza: in percentuale quello più importante è stato dato ai dipendenti statali di più basso rango, che hanno visto accrescere la loro mensilità di oltre il 50 per cento, da 630 yuan, circa 88 euro, a 1.320 yuan, circa 185 euro.
In molti hanno interpretato la decisione della dirigenza chiese come un ulteriore sforzo per combattere la corruzione: chi è stato sorpreso ad abusare della propria posizione spesso si giustifica sostenendo che è l’unica maniera che ha trovato per vivere dignitosamente.
C’è chi ha sottolineato che gli aumenti vanno inquadrati nell’ambito della riforma del sistema pensionistico dei dipendenti statali, che dal prossimo anno passerà da retributivo a contributivo. Niente più 90 per cento di stipendio garantito, chi andrà in pensione riceverà una rendita commisurata a quanto ha versato.
L’aumento dello stipendio ha però riguardato anche gli alti quadri del partito: i sette membri del Politburo, il più potente organo del partito comunista, di cui fa parte anche il presidente Xi Jinping, riceveranno 11.385 yuan al mese, circa 1.600 euro.
Cifre irrisorie se paragonate a quelle di altri leader mondiali: il politico più pagato al mondo, il presidente di Singapore Lee Hsien Loong, riceve ogni anno 1,4 milioni di euro; Barack Obama ha uno stipendio di 400 mila dollari l’anno, più 1,7 milioni per spese e viaggi, mentre Vladimir Putin ha recentemente incrementato le sue entrate annuali, portandole a 196 mila euro. (vincenzo bardo)