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 2015  febbraio 06 Venerdì calendario

I BAMBINI VITTIME E CARNEFICI DELL’ISIS

Scudi umani e kamikaze, seviziati e vittime di abusi sessuali. Ogni cinque minuti un bambino muore a seguito di un atto violento. L’ultimo rapporto della Commissione per i diritti del bambino dell’Onu mette sotto la lente d’ingrandimento dodici Paesi. Il focus sull’Iraq che non usciva dal 1998 – non è stato prodotto durante l’occupazione americana – illustra la condizione dei minori nei territori controllati dall’Isis.
Nella Baghdad sconvolta dalla guerra e dagli attentati, un gruppo di bambini gioca con armi finte riproducendo la terribile realtà che li circonda. Tutti apprezzano il gioco tranne Hassan, lui non gioca alla guerra, preferisce le macchinine a fucili e pistole. È un fotogramma del cortometraggio Hassan in Wonderland, vincitore del-Maazeni Film Festival di Paternò.
La storia di Hassan è uguale a quella di tutti i bambini iracheni: sognano la normalità, ma vivono in uno Stato che è in guerra da ancor prima che nascessero . L’Isis uccide, tortura e violenta sistematicamente bambini, donne e minoranze. L’ultimo capitolo dell’orrore estremista lo scrive la Giordania che ha bombardato Mosul, uccidendo 55 membri dell’Isis, rappresaglia dopo le immagini dei miliziani dello Stato islamico che proiettano a Raqqa, in Siria, il video del pilota giordano mentre viene bruciato vivo per un pubblico di bambini.
Il dossier di Ginevra cita “molti casi di esecuzioni di massa di minori che vengono crocifissi, decapitati e sepolti vivi”. Le vittime sono yazidi o membri di comunità cristiane, ma anche sciiti e sunniti. “Abbiamo notizie di bambini, soprattutto bambini con ritardi mentali, utilizzati come attentatori suicidi , molto probabilmente senza che nemmeno loro lo possano capire”, ha spiegato Renate Winter membro del Comitato Onu. La strage di innocenti era stata denunciata già l’estate scorsa da Marzio Babille, responsabile Unicef per l’Iraq: “È un calvario, abbiamo le prove di esecuzioni di bambini. Ci sono video in cui è possibile vederne di molto piccoli, circa otto anni o meno, addestrati per diventare bambini soldato”.
La commissione evidenzia inoltre che i membri dell’Isis si sono resi responsabili di sistematiche violenze sessuali, rapimenti e riduzione in schiavitù di donne, quasi sempre minorenni. L’età minima per andare in sposa è 16 anni, e se un tutore lo autorizza anche prima. In aumento i matrimoni forzati, gli episodi di violenza domestica, le mutilazioni genitali, i delitti d’onore frutto del giudizio arbitrario del capofamiglia e le conversioni forzate. E se le ragazze si ribellano o presentano denuncia prima vengono allontanate da casa, poi subiscono violenze da parte della Polizia.
Alle porte di Baghdad, nel luogo dove vengono ammassate le carcasse di auto utilizzate per gli attacchi suicidi un gruppo di bambini si ritrova per giocare alla guerra. Tutti tranne Hassan che rimane attratto dai resti di uno scuolabus. Gli urlano: “Dai vigliacco, vieni a giocare!”.
Caterina Minnucci, il Fatto Quotidiano 6/2/2015