l’Espresso 6/2/2015, 6 febbraio 2015
ACCAREZZAMI, STUPIDO
Non tutte le carezze sono uguali, e ora stiamo cominciando a capire il perché. Grazie a una ricercatrice dell’Università John Moores di Liverpool, Susannah Walker, che ha cercato di individuare le parti del corpo più sensibili a questo tipo di contatto. Una sensibilità dovuta a un tipo particolare di fibre nervose - dette C tattili - sottili e specializzate a percepire le sensazioni più lievi, come il tocco di una mano. Sapevamo già che queste fibre non sono distribuite uniformemente in tutto il corpo: le palme delle mani e dei piedi, ad esempio, ne sono prive. Walker ha deciso di mapparne la distribuzione, mettendo in relazione i risultati ottenuti con volontari umani e animali, per capire il rapporto tra la presenza di fibre e una maggiore sensibilità. E ha mostrato che che nei topi le fibre C tattili sono particolarmente fitte sul dorso e sulla parte superiore degli arti. E anche i volontari umani cui è stato chiesto di valutare il gradimento di un tocco gentile in varie aree del corpo, hanno trovato più gradevole una mano che sfiorava loro le spalle o la schiena, rispetto ad esempio all’avambraccio.