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 2015  febbraio 05 Giovedì calendario

DOV’è FINITO IL PIRATA JOHNNY?

Nessuno sa indicare con precisione il momento in cui è iniziato. Adesso che è sotto gli occhi di tutti, evidente e imbarazzante, non si può però ignorarlo, fare finta che non esista, girarsi dall’altra parte. Stiamo parlando del declino fisico e artistico di Johnny Depp. Non si sa neanche quale sia più grave, se il primo o il secondo.
In fondo non importa. Quello che importa e fa male è vedere uno che è stato se non un grande attore almeno un attore interessante, interprete di ottimi film come Buon compleanno Mr. Grape, Edward mani di forbice, Donnie Brasco, ridotto a caricatura di se stesso. E questo a voler essere buoni. A voler essere cattivi: un signore anziano che da anni si veste allo stesso modo, si lava apparentemente poco ed è spesso ubriaco. La versione hollywoodiana di un barbone, insomma.
L’ultimo episodio risale alla settimana scorsa. A Tokyo per la prima del suo film Mortdecai, Depp o quel che rimane di lui si è presentato sul tappeto rosso vestito con il solito completo nero, le solite sciarpe colorate, i soliti mille braccialetti. In testa non aveva il solito cappello a tesa larga, ma capelli unti (e ora si capisce il perché del cappello portato per due anni di seguito, datazione per difetto dell’ultima volta in cui si è fatto uno shampoo).
Il giorno dopo, alla conferenza stampa, non si è presentato. La scusa? Ha detto di essere stato attaccato da un chupacabra, un animale leggendario: la versione fantasiosa di «il gatto mi ha mangiato il compito».
Prima di Tokyo, a novembre, c’era stata Los Angeles. Alla serata di premiazione degli Hollywood Film Awards, Depp era salito sul palco evidentemente alticcio (nonostante la chioma quasi pulita, questo va ammesso). Aveva biascicato qualche parola e poi era stato interrotto dalla musica come succede a quelli che in questo genere di eventi non rispettano i tempi prestabiliti. Il giorno dopo sui giornali di tutto il mondo i commenti si dividevano tra il divertito «ah, che burlone Johnny Depp» e il preoccupato «che cosa diavolo sta succedendo a Johnny Depp?».
È una domanda lecita. Soprattutto, è una domanda che incominciano a farsi anche i produttori. Mortdecai, uscito in America il 23 gennaio, ha incassato la miseria di 4 milioni di dollari nel primo weekend ed è stato massacrato dalla stampa, tanto che Variety, la bibbia dello show business americano, si è chiesto se Depp non stia perdendo il suo status di star, quello che si riserva a chi, tra gli attori, è in grado di attirare spettatori al 
cinema con la sola forza del nome. Lui per molto tempo lo ha fatto. Ora non più.
Mortdecai è solo l’ultimo di una serie di fiaschi che l’hanno visto protagonista, dal più recente Transcendence a The Lone Ranger, Dark Shadows fino a The Rum Diary - Cronache di una passione. Cinque flop consecutivi, ma se ne potrebbero citare altri, come l’imbarazzante The Tourist diventato ormai sinonimo di film inguardabile che imbarazza i protagonisti prima ancora del pubblico. Abbastanza per affossare la carriera di chiunque, ancora di più se il chiunque in questione della sua carriera sembra ormai fregarsene.
I film brutti capitano a tutti, ma l’insistenza con cui Depp continua a sbagliare ruolo ha del patologico. E pensare che c’è stato un tempo in cui era considerato l’attore simbolo della sua generazione, l’interprete intenso capace di fare scelte coraggiose, l’artista controcorrente con un piede dentro il sistema Hollywood e uno fuori, libero. In una parola: un vero figo.
Sembrano passati secoli. Quello che si vede ora al cinema e sui red carpet è un essere bidimensionale, caricatura di se stesso, uno che sceglie solo progetti comodi ad alto budget o serie agevoli come i Pirati dei caraibi dove interpreta Jack Sparrow (l’ennesimo sequel è previsto per il 2017).
Nessuno sa indicare esattamente quando il declino sia iniziato, ma non si può non notare come la pigrizia artistica sia arrivata proprio nel momento in cui sono arrivati i soldi veri, lo status di star, l’eyeliner sugli occhi e la bandana in testa. Quando, insomma, Depp ha incominciato a trasformarsi in una versione più estrema del suo personaggio più famoso.
Magari è solo coincidenza. Magari c’entra invece la vita privata. L’ultima foto in cui sembra ancora lui – affascinante e pulito in smoking nero e occhialini tondi – risale agli Oscar del 2008. Al suo fianco c’era Vanessa Paradis. Con Amber Heard (la nuova fidanzata di 23 anni più giovane che, secondo il New York Post, starebbe per sposare) è sempre così trasandato che l’effetto vecchio signore con badante al seguito è dietro l’angolo.
Consiglio non richiesto a Johnny: sparisci per un po’. Diventa grassissimo, come Marlon Bando. Smettila con l’eyeliner, i ciondoli e il look da pirata. Stai lontano dalle scene e dai red carpet. Poi ritorna struccato e irriconoscibile. Ma con un gran film e una superba interpretazione. Allora e solo allora tutto ti sarà perdonato. Forse anche The Tourist. E ho detto forse.