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 2015  febbraio 03 Martedì calendario

SALMON

Se intende comunicare qualcosa esibendo i libri che compra, Matteo Renzi ha dimostrato ieri che non serba rancore. Dopo L’arte di correre di Haruki Murakami, che ha lasciato indovinare se non altro una certa impazienza, il primo ministro si è portato a casa Christian Salmon, l’autore de La politica nell’era dello storytelling (Fazi Editore), che non lo tratta molto bene, presentandolo come l’ «eroe della commedia mediatica» in Italia, esempio perfetto di quella recita politica che finisce per divorare l’interprete. Lo scrittore francese non si stupisce: «Mi compiaccio che il signor Renzi legga il mio libro! In Francia abbiamo un presidente e un primo ministro che non leggono. La nostra ministra della Cultura ha confessato di non aver letto libri negli ultimi due anni, nemmeno quelli del Nobel 2014, Patrick Modiano». Che dirà questo libro a Renzi? «Renzi appartiene a quella nuova generazione di uomini politici che sono abili nello storytelling. Io descrivo le condizioni del successo di questo genere di performance, ma anche i suoi pericoli: sovraesposizione mediatica, perdita di credibilità. L’immagine degli uomini politici ne viene divorata. Oggi non si può far credere che, per cambiare, basta cambiare racconto. Un grande racconto politico in Italia dovrebbe affrontare le cause profonde del discredito della vecchia politica: ritrovare le basi della sovranità, una politica di riduzione delle ineguaglianze, transizione energetica, reinvenzione democratica». Infine l’avvertimento: «Attenzione a una democrazia che si basa sul monitoraggio delle reti sociali e che privilegia il rapporto diretto fra il leader e l’opinione pubblica. Chi di storytelling trionfa, di storytelling perisce, perché la legge dei media impone di cambiare sempre commedia». Renzi ha appena fatto centro al Quirinale: «E ciò ha dimostrato il suo talento tattico e un’ottima gestione del timing . È anche un buon stratega. In Europa, però, la sfida di Syriza e Podemos alla troika è sulla sovranità dei nostri Paesi». Per ritrovarla un racconto non basta.
Elisabetta Rosaspina