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 2015  febbraio 03 Martedì calendario

LA SARDONE: «STOP A RAZZI, VERDINI E POLVERINI»

«Non è possibile aprire la tv e trovarci Maurizio Gasparri da mattina a sera». Silvia Sardone, 32 anni, consigliere milanese di zona di Forza Italia: lanciata da Giulia Innocenzi come volto della giovane destra berlusconiana tra i ragazzi di «Announo», è diventata una stella dei talk show.
Ormai è ricercatissima.
«La tv aiuta. Anche Berlusconi mi ha notata».
Lo sente?
«Ci sentiamo. Alla selezione dei ragazzi di Villa Gernetto disse che gli ero piaciuta solo io. E’ molto alla mano, parla allo stesso modo a Putin e alla sciura Maria. Mi ha dato dei consigli su come stare in televisione, e io ne ho dati a lui».
E cosa gli ha consigliato?
«Di riportare al centro il lavoro. E’ quello che interessa alla gente. Pressione fiscale e immigrazione sono temi nostri, perché dobbiamo lasciarli a Matteo Salvini?».
Forza Italia è in difficoltà.
«Guardi, basta con le stesse facce. Io, dopo due mandati nel consiglio di zona mi sono stancata. Invece in parlamento c’è gente da 20 anni. Non perdono entusiasmo?».
Un’altra rottamatrice?
«Sono per il limite dei tre mandati».
Come i grillini?
«E allora sarò la prima grillina in Fi. Scherzo, eh. Comunque bisogna cambiare. E basta con questo piagnisteo di tutti sulle persecuzioni della magistratura. Qui c’è un solo perseguitato, Berlusconi».
Schietta.
«Dico quello che penso. Non ho padrini, e così mi candiderò al Comune di Milano. Non sono certo democristiana. Faccio nomi e cognomi».
E allora li faccia.
«Chi ha fatto il grosso errore di fidarsi di Renzi, sul patto del Nazareno, deve pagare».
Il nome?
«Denis Verdini».
Altri?
«Renata Polverini. Come facciamo a lasciare a un’ex sindacalista il tema del lavoro? Quella dice cose di sinistra. E vogliamo parlare di Razzi?»
E che c’entra Antonio Razzi?
«Ma come fa a rappresentarmi uno così in parlamento?».
Ma il rinnovamento dovrebbe puntare pure in alto, no?
«Certo, tutti i partiti hanno rinnovato la propria classe dirigente, tranne Fi. Facciamo le primarie e smettiamola di affidarci solo al Berlusconi salvifico. Serve una linea chiara, un programma, tornare ai valori fondanti. Se poi rivince Berlusconi, be’…che almeno sotto di lui ci sia qualcosa».
[I. Lomb.]

«Non è possibile aprire la tv e trovarci Maurizio Gasparri da mattina a sera». Silvia Sardone, 32 anni, consigliere milanese di zona di Forza Italia: lanciata da Giulia Innocenzi come volto della giovane destra berlusconiana tra i ragazzi di «Announo», è diventata una stella dei talk show.
Ormai è ricercatissima.
«La tv aiuta. Anche Berlusconi mi ha notata».
Lo sente?
«Ci sentiamo. Alla selezione dei ragazzi di Villa Gernetto disse che gli ero piaciuta solo io. E’ molto alla mano, parla allo stesso modo a Putin e alla sciura Maria. Mi ha dato dei consigli su come stare in televisione, e io ne ho dati a lui».
E cosa gli ha consigliato?
«Di riportare al centro il lavoro. E’ quello che interessa alla gente. Pressione fiscale e immigrazione sono temi nostri, perché dobbiamo lasciarli a Matteo Salvini?».
Forza Italia è in difficoltà.
«Guardi, basta con le stesse facce. Io, dopo due mandati nel consiglio di zona mi sono stancata. Invece in parlamento c’è gente da 20 anni. Non perdono entusiasmo?».
Un’altra rottamatrice?
«Sono per il limite dei tre mandati».
Come i grillini?
«E allora sarò la prima grillina in Fi. Scherzo, eh. Comunque bisogna cambiare. E basta con questo piagnisteo di tutti sulle persecuzioni della magistratura. Qui c’è un solo perseguitato, Berlusconi».
Schietta.
«Dico quello che penso. Non ho padrini, e così mi candiderò al Comune di Milano. Non sono certo democristiana. Faccio nomi e cognomi».
E allora li faccia.
«Chi ha fatto il grosso errore di fidarsi di Renzi, sul patto del Nazareno, deve pagare».
Il nome?
«Denis Verdini».
Altri?
«Renata Polverini. Come facciamo a lasciare a un’ex sindacalista il tema del lavoro? Quella dice cose di sinistra. E vogliamo parlare di Razzi?»
E che c’entra Antonio Razzi?
«Ma come fa a rappresentarmi uno così in parlamento?».
Ma il rinnovamento dovrebbe puntare pure in alto, no?
«Certo, tutti i partiti hanno rinnovato la propria classe dirigente, tranne Fi. Facciamo le primarie e smettiamola di affidarci solo al Berlusconi salvifico. Serve una linea chiara, un programma, tornare ai valori fondanti. Se poi rivince Berlusconi, be’…che almeno sotto di lui ci sia qualcosa».
[I. Lomb.]

«Non è possibile aprire la tv e trovarci Maurizio Gasparri da mattina a sera». Silvia Sardone, 32 anni, consigliere milanese di zona di Forza Italia: lanciata da Giulia Innocenzi come volto della giovane destra berlusconiana tra i ragazzi di «Announo», è diventata una stella dei talk show.
Ormai è ricercatissima.
«La tv aiuta. Anche Berlusconi mi ha notata».
Lo sente?
«Ci sentiamo. Alla selezione dei ragazzi di Villa Gernetto disse che gli ero piaciuta solo io. E’ molto alla mano, parla allo stesso modo a Putin e alla sciura Maria. Mi ha dato dei consigli su come stare in televisione, e io ne ho dati a lui».
E cosa gli ha consigliato?
«Di riportare al centro il lavoro. E’ quello che interessa alla gente. Pressione fiscale e immigrazione sono temi nostri, perché dobbiamo lasciarli a Matteo Salvini?».
Forza Italia è in difficoltà.
«Guardi, basta con le stesse facce. Io, dopo due mandati nel consiglio di zona mi sono stancata. Invece in parlamento c’è gente da 20 anni. Non perdono entusiasmo?».
Un’altra rottamatrice?
«Sono per il limite dei tre mandati».
Come i grillini?
«E allora sarò la prima grillina in Fi. Scherzo, eh. Comunque bisogna cambiare. E basta con questo piagnisteo di tutti sulle persecuzioni della magistratura. Qui c’è un solo perseguitato, Berlusconi».
Schietta.
«Dico quello che penso. Non ho padrini, e così mi candiderò al Comune di Milano. Non sono certo democristiana. Faccio nomi e cognomi».
E allora li faccia.
«Chi ha fatto il grosso errore di fidarsi di Renzi, sul patto del Nazareno, deve pagare».
Il nome?
«Denis Verdini».
Altri?
«Renata Polverini. Come facciamo a lasciare a un’ex sindacalista il tema del lavoro? Quella dice cose di sinistra. E vogliamo parlare di Razzi?»
E che c’entra Antonio Razzi?
«Ma come fa a rappresentarmi uno così in parlamento?».
Ma il rinnovamento dovrebbe puntare pure in alto, no?
«Certo, tutti i partiti hanno rinnovato la propria classe dirigente, tranne Fi. Facciamo le primarie e smettiamola di affidarci solo al Berlusconi salvifico. Serve una linea chiara, un programma, tornare ai valori fondanti. Se poi rivince Berlusconi, be’…che almeno sotto di lui ci sia qualcosa».
[I. Lomb.]
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