la Repubblica 4/2/2015, 4 febbraio 2015
CRAVATTE
Battute e siparietti tra Renzi e Tsipras, i due uomini politici del momento sul palcoscenico europeo che si misurano per la prima volta dopo il voto greco. Il premier italiano si presenta in conferenza stampa a Palazzo Chigi e fa segno al suo ospite di posizionarsi nel podio più lontano dall’ingresso della sala. «Mi metto alla tua sinistra, anche se non è facile», scherza Renzi che poi si gira verso i cronisti e tra il serio e il faceto aggiunge: «Per me l’arrivo di Tsipras è una benedizione, forse a in Europa smetteranno di considerarmi un pericoloso uomo di sinistra e in Italia un pericoloso uomo di destra». Risate. Quando l’interprete traduce in greco l’intervento introduttivo di Renzi, il premier non perde occasione per scherzare ancora: «O il liceo classico non serve, o il greco moderno è molto diverso da quello antico...». Al termine della conferenza stampa il siparietto più gustoso. Renzi tira fuori un pacchetto della Presidenza del Consiglio e ricorda che Tsipras ha giurato di non mettersi una cravatta fino a quando la Grecia non avrà risolto i problemi con la Troika: «Vogliamo dare una mano vera alla Grecia - dice il premier porgendo il dono a Tsipras - e quando la Grecia uscirà dalla crisi, e siamo certi che lo farà, voglio che la prima cravatta che indosserai sia italiana». E dal pacchetto spunta la cravatta con il logo del semestre italiano di presidenza dell’Unione terminato un mese fa. Tsipras promette scaramanticamente che la prima cravatta che userà sarà proprio quella. Poi - avendo fiutato l’aria - tira fuori un regalo acquistato su due piedi in una nota libreria a due passi da Palazzo Chigi: dentro c’è un cd per Renzi.