Giampaolo Visetti, Affari&Finanza – la Repubblica 2/2/2015, 2 febbraio 2015
L’AMBIZIOSO JACK MA VUOLE LASCIARE LA WTO DELLA RETE
Jack Ma, fondatore del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba, vuole diventare il nuovo Bill Gates. Dopo la quotazione record alla Borsa di New York, punta a lanciare una «e-Wto», un’Organizzazione mondiale del commercio elettronica. «Voglio servire 2 miliardi di consumatori globali – ha detto – e aiutare 10 milioni di piccole imprese a sviluppare affari in tutto il mondo». Da novembre Jack Ma lavora a una nuova versione dei suoi siti. Nel quartier generale di Hangzhou i programmatori stanno costruendo una piattaforma mondiale, in grado di collegare direttamente venditori e consumatori di ogni continente. «La mia visione – ha spiegato – è che una micro-impresa norvegese possa vendere prodotti in Argentina e che un australiano possa acquistare le scarpe online in Kenya. La Wto è importante, ma appartiene al secolo scorso». Jack Ma, tramite il web, è deciso ad abbattere ogni barriera commerciale e a trasformare la distribuzione a domicilio nell’affare del decennio. Le analisi di mercato confermano che ai piccoli dettaglianti, i negozi tradizionali non bastano più e che le piccole e medie imprese vogliono sottrarsi al controllo della grande distribuzione. L’obbiettivo di Alibaba è sostituirsi sia ai centri commerciali che alle compagnie di trasporto, fornendo anche servizi bancari e assicurativi online. A Davos, Jack Ma ha spiegato che il suo gioiello, passato in sedici anni da un valore di 60 dollari a 259 miliardi, può superare Walmart, diventando il gruppo più ricco del pianeta. La sua vetrina virtuale offre 800mila prodotti e vanta 500 milioni di clienti abbonati. Il problema è che il dominio resta circoscritto quasi esclusivamente alla Cina, dove l’e-commerce vale 50 miliardi di euro nel 2014, una crescita annuale del 55,6%. Le vendite online rappresentano il 7% del Pil nazionale, rispetto al 3,3% del 2013. Poter fare shopping sul web ha fatto esplodere gli internauti cinesi a 648 milioni, trasformando la Cina nel primo mercato per Apple, superando gli Usa. Jack Ma è convinto che il fenomeno Alibaba possa trainare la ripresa globale, rivoluzionando il sistema economico. Dopo Wall Street, vincere la sfida per lui è però anche una necessità. Se Alibaba non conquista il mondo, la prospettiva di tornare a insegnare inglese nelle scuole di Hangzhou può non essere remota.
Giampaolo Visetti