Carlo Antonio Biscotto, il Fatto Quotidiano 1/2/2015, 1 febbraio 2015
PUTIN E IL SEGRETO DI FAMIGLIA LA FIGLIA IN AFFARI A MOSCA
Una delle caratteristiche più evidenti della personalità di Putin – ma forse dell’anima russa – è la sua ossessione per la segretezza. In questi anni il leader russo è stato spesso sotto le luci della ribalta, ma la sua famiglia, al contrario, è rimasta nell’ombra, avvolta in un alone di mistero e di segretezza che ha fatto sorgere voci e illazioni di ogni genere. La vita privata di Putin e della sua famiglia sono – o per meglio dire, erano – il segreto di Stato meglio custodito all’interno delle impenetrabili mura del Cremlino. Infrangendo un tabù, uno dei principali avversari politici di Putin, il blogger Alexei Navalny, attualmente agli arresti domiciliari, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un rapporto nel quale si parla di una certa Katerina Vladimirovna Tikhonova indicata come responsabile di una organizzazione che collabora con l’Università di Mosca. Secondo quanto sostenuto da una agenzia multimediale indipendente, la RBC, Katerina Tikhonova gestirebbe, insieme ad altri, un progetto per la costruzione di alcune strutture universitarie con un investimento di oltre 1 miliardo e mezzo di euro. La RBC non aggiungeva altro. Giovedì scorso, Navalny sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Ieri la RBC ha scoperto che la figlia di Putin fa parte del Comitato scientifico dell’università statale di Mosca”. Non potendo più mantenere il segreto, una fonte vicina all’Università ha confermato che Tikhonova è la figlia di Putin. Di tutt’altro segno la reazione del Cremlino. Alle domande dei giornalisti, il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov, ha risposto con tono asciutto: “Non so nulla. Non è il mio lavoro. Mi occupo del presidente, non dei suoi figli”.
Putin ha due figlie, raramente fotografate e praticamente invisibili: Ekaterina, 28 anni, e Maria, 29 anni. Entrambe hanno frequentato l’università sotto falso nome, non rivelando la loro vera identità nemmeno agli insegnanti e ai compagni di studi. Il velo di segretezza che circonda la famiglia Putin viene fatto rispettare con severità dal Cremlino e i giornalisti che provano a violarlo lo fanno a loro rischio e pericolo. Nel 2008 quando il quotidiano Moskovsky Korrespondent scrisse che Putin aveva intenzione di sposare l’ex campionessa di ginnastica ritmica Alina Kabayeva, apparsa più volte al suo fianco, il direttore del giornale, Grigory Nekhoroshev, fu costretto a rassegnare le dimissioni nel giro di poche ore. Stando alla dichiarazione del direttore dimissionario, il proprietario della testata, Evgeny Lebedev, che in un primo momento aveva promesso di sostenere i suoi giornalisti, cambiò improvvisamente parere dopo aver ricevuto l’“amichevole telefonata di un pezzo grosso del Cremlino”. In ben tre anni – dal 2009 al 2012 – i giornalisti russi e stranieri che seguono Putin hanno visto la moglie ufficiale Ludmilla una sola volta e non hanno mai visto le figlie. Il documentarista tedesco Hubert Seipel che tra il 2010 e il 2011 incontrò più volte il presidente russo per realizzare il premiato documentario Ich, Putin, non fece mai conoscenza con le figlie. “Gli avevo promesso di non parlare della sua famiglia”, dichiarò Seipel alla prima. Le figlie di Putin hanno concesso una sola intervista, nel 2000, subito dopo che il padre aveva sostituito Boris Eltsin come presidente pro-tempore. All’epoca Ekaterina aveva 14 anni e approfittò dell’occasione per lamentarsi : “Siamo state tolte da scuola. Ora gli insegnanti vengono a casa e possiamo andare al cinema solo se accompagnate dalle guardie del corpo”. Dopo quella intervista le sorelle Putin sono svanite nel nulla. Molti sostengono che questa scomparsa la dice lunga sul genere di Paese che è diventato la Russia.
L’altro giorno Navalny, sfidando l’ira di Vladimir Putin, ha spezzato la congiura del silenzio e la RBC ha parlato del progetto di espansione edilizia dell’Università di Mosca titolando: “Chi c’è dietro il megaprogetto di espansione dell’Università statale di Mosca?”. Ora sappiamo anche la risposta. C’è la società Innopraktica presieduta da Katerina Tikhonova, alias Ekaterina Putin.
Carlo Antonio Biscotto, il Fatto Quotidiano 1/2/2015