Angela Zoppo, MilanoFinanza 29/1/2015, 29 gennaio 2015
MORETTI PREPARA ALTRE CESSIONI
Hitachi è favorita rispetto a Insigma nella corsa ad Ansaldo Sts e AnsaldoBreda, ma a cambiare le carte in tavola all’ultimo momento è stata la stessa Finmeccanica. «Una forzatura importante», ha rivelato l’ad Mauro Moretti, a proposito della decisione di inserire nel perimetro delle attività da dismettere asset prima esclusi, come lo stabilimento di Reggio Calabria di AnsaldoBreda. «Nonostante questa inclusione c’è interesse. Credo che siamo alle battute finali e potremo arrivare presto a una conclusione», ha detto il top manager da Londra, dove ieri ha illustrato alla comunità finanziaria il piano presentato martedì al cda. Stranamente gli analisti non lo hanno incalzato con domande sulla cessione della divisione Trasporti, anche se nei report (tutti positivi su previsioni e piano) da Banca Imi a Fidentis si sottolinea quanto sia cruciale che il gruppo di Piazza Monte Grappa comunichi la sua decisione. E se il pretendente giapponese è considerato il favorito, resta il fatto che Finmeccanica ha dovuto riconsiderare l’alternativa cinese alla luce della nuova offerta. Dal piano Moretti è facile trarre la conclusione che ci saranno anche altre cessioni. Drs, la controllata statunitense in perdita, è stata oggetto di sensibili svalutazione e deve trovare un partner, industriale o finanziario «per ripartire con la crescita». Completata la ristrutturazione, è in corso «una valutazione di possibili opzioni strategiche e una revisione ulteriore del portafoglio prodotti». Il taglio del budget degli Usa per la Difesa ha creato seri problemi alla società specializzata nell’elettronica per uso militare, e il giro d’affari si è quasi dimezzato dal 2009 a oggi. Inoltre Drs ha poche sinergie con Selex, la conglomerata dell’elettronica per la difesa, e con le altre società del gruppo. Finmeccanica deciderà nei prossimi mesi, ma intanto saranno cedute alcune attività a stretto giro, cioè entro il marzo prossimo. Il cfo Gian Piero Cutillo ha detto che si tratta di Aviation & Logistics e di Training Communications and Network Solutions, che cumulano ricavi per circa 200 milioni. Entrambi gli asset sono già stati esclusi dal perimetro di fatturato del gruppo, insieme ai 300 milioni di alcuni contratti di Alenia Aermacchi con Boeing (per il B747). Sorvegliata speciale anche Scac, la jv tra Alenia Aermacchi con la russa Sukhoi che produce i Superjet100. Investimenti significativi a fronte di ritorni economici e industriali insufficienti, ha tagliato corto Moretti, spiegando che l’attuale governance è inefficace, così come il processo industriale, nonostante risultati incoraggianti e tangibili, incluso il primo cliente occidentale dell’aereo, la compagnia messicana Internet. Moretti ha detto agli analisti che «non ci sono più vacche sacre» e tutte le attività e i business sono valutati, ma il gruppo non ha fretta di vendere asset per ridurre l’indebitamento. Finmeccanica è «ben finanziata e non ha problemi di liquidità. La strada per ridurre il debito si basa sull’ aumento della generazione di cassa». L’indebitamento, atteso tra 4,1 e 4,3 miliardi di euro a fine 2014 secondo le nuove migliorate previsioni, dovrebbe scendere sotto i 3,5 miliardi di euro a fine 2017. I prossimi 2-3 anni saranno di duro turnaround, per dirla con Moretti. Già entro fine anno Finmeccanica sarà una società unica con delle divisioni integrate. «Abbiamo fiducia nei risultati, il nuovo piano industriale è serio e ridarà al gruppo competitività sulla scena internazionale e produrrà valore per gli azionisti». Sulla dividend policy però è ancora presto. «Ne stiamo discutendo col board», ha detto Moretti, aggiungendo di vedere margini per il futuro.
Angela Zoppo, MilanoFinanza 29/1/2015