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 2015  gennaio 28 Mercoledì calendario

CHIAMATELO ARIEDO BARCA

Da Barcellona a Barcellona, 29 anni dopo. Ariedo Braida sta per sbarcare nella capitale catalana dove nel 1986 di fatto iniziò la sua grande storia con il Milan. Il presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu sta ricostruendo lo staff operativo decapitato dal licenziamento di Andoni Zubizarreta e di due suoi collaboratori (Valentì e Julià) e dalle dimissioni di Carles Puyol, e per il mercato internazionale ha pensato a Braida. Che dopo 28 anni di successi e grandi operazioni al Milan ha chiuso il rapporto nel dicembre 2013. Tredici mesi dopo, il dirigente friulano, 69 anni ad aprile, trova una sistemazione eccellente.
LA COMMISSIONE Si occuperà del mercato in collaborazione con lo storico dirigente ed ex calciatore Carles Rexach (l’uomo del «contratto» di Messi sul tovagliolo di carta, attuale assessore del presidente), Jordi Bordas (un altro dirigente) e il vicepresidente Jordi Mestre: saranno loro i 4 uomini della commissione di mercato appena creata da Bartomeu, che la controllerà personalmente.
TRA BLOCCO ED ELEZIONI Braida avrà la «delega» per l’estero, e al momento il suo incarico è condizionato da un grosso freno e da una scadenza. Da una parte il Barcellona non può fare acquisti fino al gennaio 2016 per la sentenza Fifa sul caso dell’acquisto di minorenni, dall’altra il club ha già annunciato le elezioni presidenziali, non ancora fissate ma previste probabilmente tra giugno e luglio. Bartomeu, non eletto ma arrivato alla presidenza in sostituzione del dimissionario Sandro Rosell, si candiderà e in caso di vittoria ha intenzione di tenere Braida con sè. Però il suo successo è tutt’altro che scontato, soprattutto se si dovesse confermare il ritorno in pista di Joan Laporta. Ieri sera Braida al telefono ha mostrato soddisfazione, riconoscenza nei confronti del Barça e una giustificata prudenza: «Non ho ancora firmato, quando lo farò, parlerò. Mi fa piacere che si pensi a me e che escano certe notizie, però non posso aggiungere molto altro, nè fornire dettagli sulla mia eventuale posizione». A Barcellona parlano di Direttore Tecnico internazionale, e di divisione dei compiti nella commissione, compiti che prima erano tutti in mano a Zubizarreta.
IL GAMPER DEL 1986 Braida si lega al Barcellona, alla città è legato emotivamente dal 1986: nella sua prima estate milanista (veniva dall’Udinese), Ariedo dovette soddisfare la prima richiesta di Silvio Berlusconi. Il Milan partecipava con Tottenham e Psv al Trofeo Gamper: perse col Barça e con gli inglesi ma il presidente s’innamorò di un olandese con le treccine, Ruud Gullit. Fu Braida a portarlo a Milano l’estate successiva, con un ragazzo dell’Ajax, Marco Van Basten. Nel 1988 Braida partì di nuovo per la Spagna: doveva prendere dal Saragozza Frank Rijkaard. Un affare tumultuoso, con tifosi in rivolta e un contratto che la leggenda vuole nascosto nei pantaloni, la nascita della leggenda olandese del Milan. Con Ariedo Braida, e la Spagna, sullo sfondo.