Camilla Conti, il Fatto Quotidiano 28/1/2015, 28 gennaio 2015
CARLOTTA DE FRANCESCHI, LA DONNA CHE FA DA PONTE TRA RENZI E LE BANCHE D’AFFARI
Nella City londinese c’è molta curiosità per la riforma delle prime dieci banche Popolari italiane annunciata da Matteo Renzi. Ai broker inglesi interessano soprattutto le scommesse su quelle che in gergo tecnico si chiamano M&A, ovvero mergers and acquisitions (fusioni e acquisizioni) che potrebbero avere come protagoniste anche società o fondi stranieri. I riflettori sono dunque accesi sulle vicende nostrane e gli interlocutori più gettonati per conoscere gli ultimi rumors di mercato sono analisti e finanzieri italiani di stanza a Londra come Alberto Gallo, capo dell’ufficio studi per la ricerca macroeconomica alla Royal Bank of Scotland, che secondo quanto riferiscono alcune fonti al Fatto Quotidiano lo scorso 20 gennaio (lo stesso giorno dell’approvazione del decreto da parte del governo), ha organizzato al Renaissance Hotel, nel cuore della capitale, un convegno a porte chiuse sul Sud Europa al quale avrebbe partecipato anche Carlotta de Franceschi, wonder woman del “giglio magico”. Friulana, 37 anni, è nella squadra degli economisti guidati da Yoram Gutgeld a Palazzo Chigi e c’è chi la definisce il ministro ombra delle Finanze. Laurea con lode in Economia Aziendale alla Bocconi seguita da un MBA a Harvard, de Franceschi ha trascorso 11 anni nelle banche di investimento (Goldman Sachs, Morgan Stanley e Credit Suisse), fra New York, Boston e Londra. Appassionata di start up e di innovazione, dal 2012 è anche presidente e co-fondatrice di Action Institute , think tank che si prefigge di proporre soluzioni pratiche per migliorare la competitività del Sistema Italia. In sostanza, un gruppo di professionisti altamente globalizzati, con una buona rappresentanza di banchieri, mettono a disposizione pro bono il loro tempo, fanno rapporti, suggeriscono cambiamenti di politiche e riforme strutturali e interloquiscono con i ministeri competenti.
Sul sito governo.it si legge che la de Franceschi è una componente del nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica nominata con un Dpcm il 1 settembre 2014. Compenso: 150mila euro lordi. Il suo incarico scadrà ad agosto e nella City sono convinti che sarà subito pronta a rifare le valige per tornare in una banca d’affari.