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 2015  gennaio 26 Lunedì calendario

NIENTE PIÙ CAVI NÉ WI-FI I DATI SI COPIANO CON UN BACIO

Via cavi e cavetti, via il wi-fi: le informazioni potranno essere trasferite via Ehf, la più alta banda di frequenze radio, grazie a una tecnologia chiamata «Kiss Connectivity». Inventata dalla società californiana Keyssa (www.keyssa.com), consiste in connettori estremamente piccoli e veloci, che consentono lo scambio di dati a 6 Gigabit al secondo.
Basta avvicinare due dispositivi che condividono la stessa tecnologia, come in un bacio, per copiare dall’uno all’altro le informazioni che si desiderano condividere: soli due secondi per un Gigabyte di documenti o filmati. Con le dimensioni di un chicco di caffè, i connettori di Keyssa possono essere integrati in qualsiasi apparecchio elettronico, dallo smartphone al tablet, alla tivù, per sincronizzare e memorizzare grandi quantità di dati: non solo in fretta, ma anche in modo sicuro (evitano le reti wireless, che possono interferire con altri sistemi o essere violate). Il tutto senza quasi incidere sulla durata della batteria, assicura l’azienda.
Senza ingressi e porte con delicati connettori metallici, si potrebbe arrivare in futuro a dispositivi impermeabili. I primi oggetti con Kiss Connectivity dovrebbero arrivare sul mercato nel 2016.

La valigetta solare ricarica 5 telefonini per dieci giorni
Si chiama Kalipak ed è un generatore portatile di energia elettrica. Solare. Il kit — una valigetta con tanto di tracolla — ha all’interno un pannello solare composto di quattro moduli e all’esterno porte e prese per ricaricare elettrodomestici a 12 volt e dispositivi Usb, come telefoni e tablet. Basta orientare i pannelli verso il sole e accendere l’interruttore: in una bella giornata ricaricheranno le batterie nel kit dell’80-90%. Una ciclo completo, dicono gli inventori (www.kalisa-
ya.com), può fornire per una decina di giorni luce e carica quotidiana a cinque cellulari, più qualche extra. Lo scopo è fornire energia in caso di blackout da disastri ambientali o emergenze in aree remote, ma anche per un semplice campeggio. Il kit può comunicare via Bluetooth con l’apposita applicazione per cellulare e mostrare i consumi dei dispositivi collegati. Kalipak può anche essere ricaricato con una normale presa di corrente o la presa accendisigari dell’automobile.

E per rianimare i cellulari Pechino lancia i fasci di luce
Fasci di luce per ricaricare gli smartphone: alla Microsoft Research di Pechino stanno sviluppando la tecnologia Autocharge, che infonde carica ai dispositivi elettronici in maniera automatica e con l’utilizzo di luci Led ad alta potenza. Una fotocamera montata sul soffitto rileva la presenza di uno smartphone nella stanza e ne stabilisce il livello di batteria tramite uno scambio di informazioni con un micro-controller integrato nel telefono.
A questo punto, se è necessario, attiva la modalità di carica orientando un fascio di luce verso il telefono e spegnendolo a operazione terminata. Stando agli esperimenti, l’individuazione dello smartphone con batteria scarica richiede circa 0,3 secondi, la ricarica inizia entro un secondo e si completa negli stessi tempi di un alimentatore standard. Occorre che sul telefono sia installata una pellicola fotovoltaica che reagisca alla luce, meglio se su entrambi i lati. Gli scienziati stanno lavorando per poter sostituire il fascio luminoso a Led con luci ad infrarossi invisibili all’occhio umano.