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 2015  gennaio 23 Venerdì calendario

ROMA - Tutto sospeso fino a lunedì. I lavori per la messa a punto della nuova legge elettorale sono andati avanti solo in mattinata

ROMA - Tutto sospeso fino a lunedì. I lavori per la messa a punto della nuova legge elettorale sono andati avanti solo in mattinata. Dopo il botta e risposta di ieri tra i vertici del Pd e la minoranza, è stato approvato un emendamento di Anna Finocchiaro all’Italicum che mette a punto la cosiddetta ’norma antiflipper’, vale a dire un meccanismo per l’assegnazione dei seggi in eccesso nell’ambito dello stesso collegio plurinominale, evitando che essi siano attribuiti dove il partito ha meno voti. L’Italicum prevede la divisione dell’Italia in 100 collegi in cui vengono eletti in media 6-7 deputati ciascuno, il numero degli eletti non dipende però dai voti raccolti nel singolo collegio, ma dalle percentuali su base nazionali. Il dato nazionale viene proiettato sui singoli collegi con un algoritmo piuttosto complesso. L’emendamento di Finocchiaro, a sua volta sub-emendato da uno di Andrea Marcucci, fa sì che i seggi in eccesso siano assegnati laddove il partito ha il maggior numero di resti, cioè ha ottenuto più voti in rapporto ad altri collegi della circoscrizione. A spiegare in maniera semplice una norma tecnica piuttosto complessa ci ha pensato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi al termine della seduta dell’aula: "Tutte le eleggi elettorali hanno il problema del possibile slittamento dei seggi" a causa dei resti conteggiati nei collegi. "Già nell’Italicum, così come lo avevamo approvato alla Camera - ha aggiunto - lo riducevamo nell’ambito della circoscrizione, cioè della stessa Regione; con questo meccanismo lo riduciamo ulteriormente e per i partiti più piccoli è meglio; per il Pd non cambia niente". Dal canto loro, le deputate Pd hanno espresso soddisfazione per il riequilibrio di genere rispetto al testo presentato in prima lettura. I senatori di M5s hanno protestato in aula per l’"incomprensibilità" del testo, un giudizio peraltro confutato da Finocchiaro. La legge, ha spiegato, "agisce sul Testo Unico delle leggi elettorali. Su tutta la raccolta si troverà il Testo Unico interpolato dalle norme che approviamo, e la lettura sarà piana e agevole. L’attenzione alle fonti e alla chiarezza delle fonti - ha concluso - è la prima preoccupazione di ogni parlamentare tanto più quando ha la responsabilità di far approvare una legge". SCHEDA/DAI CAPILISTA BLOCCATI AL PREMIO DI MAGGIORANZA, ECCO L’ITALICUM Finora, il Senato ha dato il via libera alla previsione dello sbarramento al 3 per cento e al premio di lista (e non alla coalizione). Lunedì invece si affronterà il capitolo del premio di maggioranza, dell’entrata in vigore della legge al 2016 e la delega al Governo per la definizione dei collegi che saranno 100. Un ’maxiemendamento’, lo ha definito ieri la minoranza Pd, che ha già annunciato che non parteciperà alla votazione. Intanto il premier Matteo Renzi, a margine dell’incontro con Angela Merkel, è tornato a difendere l’impianto dell’Italicum: "Scherzando, ieri, ho suggerito ad Angela di fare la nostra stessa legge elettorale", ha detto Renzi, aggiungendo che "intanto la facciamo per l’italia. Sarà un dispositivo che consentirà di avere una maggioranza".