varie, 23 gennaio 2015
SELFIE
«Totti mi ha rubato l’idea del selfie, ma se segno con il Sassuolo me ne faccio una sotto la curva» (il difensore del Cagliari Danilo Avelar).
PESSIMISMO «Lo sento anch’io, c’è pessimismo intorno a noi. Stiamo vivendo un momento no, questo è vero. Ma non facciamone un dramma, non dimentichiamo quanto fatto fin qui: abbiamo 41 punti, siamo ai quarti di Coppa Italia e davanti a noi un’Europa League tutta da giocare» (Alessandro Florenzi).
ECCEZIONI «Aver giocato è sufficiente per avere delle basi, sensazioni da spogliatoio, saper entrare nella testa di un giocatore. Quindi non serve esser stati per forza dei campioni. La gavetta è importante. Poi, certo, ci sono le eccezioni come Guardiola: ha smesso di giocare e si è subito imposto tra i migliori tecnici del mondo. Però, ripeto, è un’eccezione. Non la regola» (Maurizio Sarri).
NOVELLINO «Non credevo che nel calcio si lavorasse tanto… Guai a chi mi tocca i miei ragazzi. Io sono un po’ più elastico, i Pozzo cercano di guadagnare un po’ di più, io sono un novellino ancora» (Massimo Ferrero a proposito dell’acquisto di Muriel dall’Udinese).
TIFOSO «Sono un presidente tifoso, non un tifoso presidente. Non ho mai voluto creare sogni e false speranze. A una brutta verità o a una bella bugia, preferisco la prima. La nostra forza è una catena di comando corta: presidente, direttore sportivo e allenatore. In dieci anni ho risanato la società, rafforzandone l’identità» (Claudio Lotito).
FUTURO «Io e la società sappiamo come stanno le cose. Molto semplicemente, non ho preso una decisione, ho ancora tre mesi di tempo per capire cosa ne sarà del mio futuro» (Rafa Benitez).
RAGAZZINO «Sì, ormai non sono più un ragazzino. In queste ultime tre stagioni, da quando sono alla Movistar, ho appreso tanto. Prima sapevo poco di questo sport, adesso è tutto diverso e io mi sento più sicuro. Ho imparato soprattutto dagli errori. E adesso sono pronto ad assumermi le responsabilità del leader. Se la squadra dà la vita per me, io non posso permettermi di scherzare, di non prendere sul serio il mio lavoro» (lo scalatore Nairo Quintana).
FEMMINILE «Da piccola seguivo solo Sampras, Agassi, Rafter. Il tennis femminile non lo guardo mai in tv. Non mi interessa» (Camila Giorgi).