Roselina Salemi, D, la Repubblica 17/1/2015, 17 gennaio 2015
DATING ECONOMY QUANTO COSTA TROVARSI
C’è chi la chiama Love Economy: l’amore non è assicurato, ma l’investimento c’è. Quanto costa il primo appuntamento? Dipende dal livello di impegno: vestito nuovo (non abbiamo mai niente da metterci), parrucchiere (e se facessimo uno shatush?), manicure. Le esagerate puntano al botox. I maschi, pragmatici, spendono per bar, brasserie, un posto carino, il cinemino + pizza. Se consideriamo che un banale speed date costa in media 19 euro e riguarda circa quattordici persone, basta una moltiplicazione per capire che siamo di fronte a una vera industria.
Uscire dalla singletudine è un’attività che produce utili da non sottovalutare. Il rapporto realizzato da CEBR (Centre for Economics and Business Research) per conto di Meetic Group (da noi il più grande sito di dating) mette a confronto Francia, Germania, Spagna, Italia, Svezia, Norvegia e Paesi Bassi. Numeri da capogiro: 26,3 milioni di single hanno organizzato mezzo miliardo di incontri generando spese per 14,1 miliardi di euro solo nell’ultimo anno. Ogni 1.000 euro di consumi, 2,45 sono stati indirizzati nella ricerca dell’amore, o qualcosa che gli somiglia. Nessuno, anche in caso di crisi, risparmia sul primo appuntamento. In testa i Paesi Bassi, 67 euro a testa. Più o meno allineati gli altri, tra il 51 (i tedeschi, risparmiosi) e i 55 (italiani, spagnoli, svedesi), i francesi in mezzo con 52 euro. Già nel 2012 una ricerca inglese di Match.com aveva lanciato una sonda nel dating online per misurare il volume d’affari ed era venuta fuori un’azienda con oltre 3 miliardi e mezzo di fatturato, divisi tra food and beverage (1 miliardo e mezzo), abbigliamento e cosmetici (altro miliardo), trasporti (500 milioni) e parrucchiere (400 milioni). I numeri sono in crescita costante. In Italia 8 milioni di attivissimi single, ben decisi a non restare tali, hanno prodotto 196 milioni di appuntamenti, 25 l’anno ciascuno, e Meetic assicura che i propri iscritti cominciano 300 storie la settimana.
L’obiettivo della relazione a lungo termine rende il primo incontro importantissimo: come vestirsi e pettinarsi? Portare o no un fiore? Sembra facile, ma non lo è: un look troppo eccentrico o un locale sbagliato possono spegnere la bella amicizia sul nascere. Perciò le voci di spesa più alte sono l’intrattenimento (52%) e i vestiti (18%), le due carte da giocare per fare una buona impressione. Meno considerati trucco (4%) e parrucchiere (8%). Voce interessante: ogni single spende 60 euro in regalini (9%). Antonio Sacripante, noto nailstylist, consiglia di mettere le unghie nel pacchetto beauty. «La mano è il primo contatto che abbiamo con l’altro e rivela tutto: le abitudini (il fumo), l’ansia (le pellicine strappate), il carattere (le unghie mangiucchiate). Vale la pena affrontare una piccola spesa». Ha ragione: negli ultimi 3 anni la manicure ha avuto un vero boom. Ma alla fine chi paga il conto del bar o del ristorante?Tra i 18 e i 25 anni il 13% divide, ma nell’86 % dei casi è lui a offrire l’aperitivo o la cena, anche se pensa che non ci sarà mai un secondo rendez-vous. In realtà l’appuntamento non è solo questione di soldi. Manca la tecnica. «Nessuno è più capace di fare un complimento. L’amore romantico è stato deprezzato e di galanterie si sente la mancanza», protesta E.S. Turner, saggista britannico, attento osservatore dei comportamenti sociali. La sua Storia del corteggiamento (appena tradotta in italiano da Ultra) racconta le lamentele dei giovani americani impegnati nel dating negli anni 50: 15 dollari per portare fuori una ragazza, impossibile! «Eppure», sostiene, «non possiamo fare a meno di questo gioco amoroso, anche se tutto è diventato più esplicito». Alcuni (il 4%) si presentano all’incontro con un contraccettivo in tasca, non si sa mai.
Per quanto puntuale sia stata la ricerca di CEBR, ci sono anche costi non calcolati o calcolabili: fiori di Bach, manualistica, sostegno anti-ansia. Francesca Zampone, business e love coach, cofondatrice di “Accademia della felicità”, esperta in pronto soccorso emotivo, consiglia L’amore si impara leggendo di Beatrice Dorigo e Massimo Minuti (Sperling & Kupfer) e fa partire dal 27 gennaio il workshop “Uno contro tutte. Quello che vorreste sapere da un uomo e non avere mai osato chiedere”. Marco Bonora risponde a quesiti tipo: «L’incontro è andato bene, perché non mi telefona?». È probabile che gli italiani nello speranzoso vagabondaggio nel dating abbiano speso più dei 5milioni e 355mila euro (692,17 è il budget annuale di un single) rilevati da Meetic. E chissà che la Love Economy non dia una mano al Pil. In caso di vero amore, soldi ben spesi. Male che vada, sostegno alla nazione.